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17-14 |
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Questa partita, fin dalla vigilia aveva l'aria di essere la partita che tutti a Dallas aspettavano dall'inizio della stagione, ovvero quella nella quale Emmit Smith poteva superare il record di Walter Payton per il maggior numero di yards corse in carriera.
Smith iniziava la partita trovandosi cosi' a 95 yds di distanza dal traguardo tanto ambito e, viste la chiamate del proprio staff tecnico, (ovvero dare la palla a Emmit e basta) si avvicinava sempre di piu' al successo.
Grazie alle continue azioni di corsa dei Cowboys il superamento del record di Payton avveniva finalmente nel 4° quarto a 9:28 dalla fine della partita: su un' azione di corsa sul lato sinistro della linea di scrimmage Emmith si involava guadagnando 11 yds ed entrando cosi' nella storia della NFL. Tutta la festa veniva pero' in parte rovinata dalla sconfitta di Dallas, forse piu' preoccupata di fare battere il record a Smith che non di portare a casa il successo contro i
Seahawks, i quali ringraziano ed escono dal Texas Stadium con una vittoria.
Difficile trovare un giocatore chiave per la vittoria di Seattle, le cifre vedono come miglior RB Emmith Smith con 109 yds guadagnate nella sua migliore prestazione stagionale ( e non poteva essere altrimenti), mentre Dallas giocava con un ex pitcher come QB e pure Seattle aveva problema in cabina di regia stante l'infortunio a
Dilfer.
Quindi si puo' dire che questa e' stata la classica vittoria di squadra, conquistata nel finale di una partita, che, come detto prima, forse solo Seattle era veramente intenzionata a vincere.
La breve cronaca della partita vede un primo quarto infarcito di punts senza nessun colpo di scena, fino all'intercetto di Ross ai danni di
Dilfer, che mette Dallas in grado di imbastire un drive partendo dalle proprie 46, peccato che, sull'ennesima azione di corsa chiamata per lui, Smith commetta un fumble ridando cosi' il possesso a Seattle. Seguono altri 4 drive infruttuosi che si concludono con un punt e, solo in chiusura di prima tempo Seattle riesce finalmente a dare un po' di vitalita' alla partita con un drive che si conclude in end zone grazie alla corsa di
Alexander.
Le due squadre vanno cosi' al riposo sul punteggio di 7-0 per i Seahawks.
Alla ripresa delle operazioni, si vede l'ennesimo punt del Cowboys ed il secondo intercetto subito da Seattle, ( questa volta ad essere intercettato e' Hasselbeck entrato al posto di Dilfer infortunatosi su un placcaggio alla fine del primo tempo). Ma anche questa volta Dallas non ne approfitta, restando bloccati su un 4th&2 all'altezza delle 35 dei
Seahawks.
Si riprende con l'ennesimo punt della partita e finalmente sul successivo drive i Cowboys si portano sul tabellone con un TD pass di Hutchinson per
Galloway.
L'ultimo periodo di gioco riprende con il secondo Td di Alexander su una corsa da 5 yds alla quale Smith risponde a sua volta con una corsa da 1 yds per un TD realizzata nello stesso drive nel quale ha battuto il record di
Payton.
Si arriva cosi' al momento cruciale della partita, le due squadre sono sul 14-14 e mancano poco piu' di 5 minuti al termine, 5 minuti che vengono perfettamente conumati dai Seahawks nel loro ultimo drive con il quale si portano all'altezza delle 2 yds dei
Cowboys, ed il successivo FG di Lindell setta il punteggio sul 17-14 che Dallas non riesce a ribaltare nei pochi scampoli di partita rimasti. Quindi una vittoria che rida' un po' di morale a Seattle, visti anche i 2 TD di Alexander il quale sta pero' avendo una stagione abbastanza deludente rispetto al passato, mentre per quanto riguarda i Cowboys , come detto piu' volte, forse oggi erano piu' interessati al record di Smith che non al loro record stagionale.
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21-26
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Ennesimo momento della verita' per i pellerossa della capitale, dato che per questa occasione Steve Spurrier ha nuovamente cambiato la carte in tavola, rimettendo Shane Matthews al posto di QB dopo averlo panchinato poche settimane fa.
Ormai sembra evidente che Spurrier non sappia piu' che pesci pigliare e cerca ogni volta di trovare una alternativa al disastro della settimana prima.
La cosa strana e' che ogni volta che mette un nuovo QB le cose sembrano funzionare ed infatti Matthews ha chiuso il suo secondo "esordio" con la maglia dei Redskins con un discreto 17/35 per 210 yds 2 TD e 0
INT, dando quindi un buon contributo alla vittoria dei pellerossa.
Ottima prestazione anche del RB Stephen Davis che ha giocato solo meta' partita per via di un infortuni, ma nella meta' che ha giocato ha dato un grande contributo alla partita dei
Redskins.
Non e' stata certo la giornata preferita dai RB dato che anche Edgerrin James ha avuto i suoi problemi di infortunio, ma alla fine Washington e' riuscita a spuntarla grazie alla sua difesa che ha contenuto la grande rimonta dei
Colts.
Infatti la partita ha avuto due volti ben distinti, un primo tempo nel quale l'attacco dei Redskins ha macinato yds e punti ed un secondo tempo nel quale i Colts hanno cercato di recuperare lo svantaggio arrivando anche ad un passo dall'ottenerlo.
Passiamo quindi alla cronaca vera e propria che inizia subito con un FG segnato da Tuthill che porta subito in vantaggio Washington dopo un drive nel quale si e' visto che la vera arma dei Redskins non e' tanto la famigerata
Fun'n Gun, ma quanto Stephen Davis. Infatti sono le sue corse a fare i maggiori "danni" per la difesa di Indianapolis permettendo cosi' di sviluppare poi anche un buon gioco sui passaggi.
Dopo questa segnatura segue un primo drive di Manning e compagni che si conclude con un poco fruttuoso 3&out costringendo cosi' Indianapolis a restituire il pallone ai Redskins i quali danno vita ad un ottimo drive alternando corse di Davis e passaggi di Matthews ed arrivando cosi' in end zone con il primo TD pass di Matthews ricevuto da
McCants.
La difesa dei Redskins continua ad essere dominante bloccando cosi' anche il secondo drive dei Colts e permettendo al proprio attacco di continuare ad affondare con la terza segnatura su tre possessi, nella fattispecie con il secondo TD pass di Matthews ricevuto da
Doering.
La musica non cambia nei successivi possessi, l'attacco dei Colts non combina nulla ed invece Washington va ancora sul tabellone con il secondo FG di
Tuthill, portando cosi' il punteggio sul 20 - 0 a 6 minuti dalla fine del primo tempo. La difesa dei Redskins continua a reggere bene costringendo Indianapolis all'ennesimo punt e restituendo il possesso al proprio attacco, ma, quando tutto sembrava andare per il meglio, Davis perde il possesso dell'ovale sulle proprio 10 yds dando cosi' ad Indianapolis un'occasione che non puo' sprecare andando cosi' a sbloccare il proprio punteggio con un corsa di Peyton
Manning.
Il primo tempo si conclude poi con il terzo FG di Tuthill, mandando le squadre al riposo sul 23-7 per i pellerossa. Nel secondo tempo la musica comincia a cambiare, Washington non combina piu' nulla ed e' invece Indianapolis ha cominciare ad ingranare concludendo il terzo quarto con un TD pass di Manning convertito poi con una trasformazione da due punti che porta il punteggio sul 23 -15, dando cosi' matematicamente la possibilit' ai Colts di pareggiare con un successivo TD con relativa trasformazione da due punti. Ed infatti, mentre Washington continua nella sua apatia offensiva, Indianapolis invece sembnra non incontrare piu' ostacoli andando a segnare il terzo TD della giornata a 6:43 dalla fine della partita.
Sul punteggio di 23-21 risulta quindi cruciale la trasformazione da due punti che pero' risulta fallire su un incompleto di
Manning.
I Redskins quindi riescono ad evitare di essere ripresi e con il FG di Tuthill nel successivo drive portano a casa la vittoria per 26-21.
Ennesima prestazione strana dei Redskins che prima sembrano dominare e poi letteralmente spariscono da campo, complice certamente l'infortunio di
Davis, ma segno anche di una insufficente capacita' offensiva. Spetta ora a Seattle verificare la legge della seconda partita, ovvero: quando il nuovo QB dei Redskins deve confermare quello che ha fatto buono la settimana prima, finisce per fare letteralmente schifo.
Vedremo domenica prossima se sara' cosi' pure stavolta.
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3-17 |
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Il Monday Night Football dell'ottava giornata viene disputato al Veterans Stadium di Philadelphia per quello che risultera' essere l'ultmo Monday Night della storia giocato su questo campo dato che l'anno prossimo gli Eagles cambieranno stadio.
Va in scena quindi una classica rivalita' divisionale in una partita che significa molto, soprattutto per i Giants che, in caso di vittoria potrebbero raggiungere gli Eagles in testa alla classifica divisionale.
Invece come, si evince dal punteggio, non c'e' stata storia, la partita non ha dato molte emozioni, pero' ha dato una conferma molto importante, ovvero che sono solo i Philadelphia Eagles l'unica squadra che e' in grado di dare continutita e successo al proprio gioco meritando ampiamente il primo posto nella NFC East.
Da segnalare quindi l'ottima prestazione del RB degli Eagles, Duce Staley, che ha concluso con 24 corse per 126 yds ottimamente supportato dal solito Donovan McNabb che ha concluso la partita con un 14/30 per 137 yds che non dice molto, ma al quale vanno affiancate le sue statistiche sulle corse che invece dicono 7 corse per 110 yds delle quali una da 40 yds per un TD.
In poche parole si puo' dire che gli Eagles abbiano corso in faccia ai Giants.
La cronaca della partita non puo' che essere scarna, viste le poche cose che le due squadre hanno combinato, infatti nel primo quarto l'unica cosa rilevante e' il FG di Akers che sblocca il punteggio sul 3-0 per gli Eagles a 2:11 dal termine.
Nel secondo quarto le cose si movimentano un pochino, in primo luogo con il FG del pareggio realizzato da Bryant al quale fanno seguito altri due FG di Akers che portano il punteggio sul 9-3 alla fine del primo tempo.
Alla ripresa delle operazioni la situazione dello spettacolo visto in campo non migliora di certo, il terzo quarto scorre senza che nessuna delle due squadre metta punti sul tabellone, ed e' solo con l'inizio del quarto periodo di gioco che le cose si vivacizzano un po', ma solo dal lato degli Eagles.
Infatti su un 3&11 sulle 40 yds dei Giants, McNabb prende lo snap del suo centro, e una volta verificata l'impossibilita' di eseguire un passaggio a uno dei suoi ricevitori, si esibisce in una favolosa azione di corsa che termina solo con il suo arrivo nella end zone dei Giants, stabilendo cosi' il punteggio finale di 17-3.
Infatti sui successivi due possessi New York non riesce a combinare nulla grazie alla buona prestazione della difesa di Philadelphia, ma anche grazie ad uh paio di fumbles dei propri attaccanti.
Come detto prima, quindi questa partita ha nuovamente ristabilito le gerarchie nelle NFC East, mettendo bene in evidenza che solo gli Eagles sembrano in grado di puntare seriamente al titolo divisionale.
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