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13-14 |
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Il football e' uno sport meraviglioso per tanti motivi, uno di questi e' il fatto che una partita raramente ha un finale scontato, nel giro di pochi secondi si possono ribaltare partite che sembravano ormai perse. Un esempio di queste situazioni e' andato in scena domenica al Texas Stadium nella partita che vedeva di fronte i Carolina Panthers ed i Dallas Cowboys.
Ancora una volta il protagonista e' il QB dei Cowboys, Quincy Carter autore di due TD pass che hanno permesso a Dallas di vincere una partita che sembrava persa.
Dando vita ad un finale degno di un film di Hitchcock l'attacco dei Cowboys e' riuscito in una impresa che sembrava disperata specie in un ultimo drive dove Dallas e' stata piu' volte con le spalle al muro, ad un passo dalla sconfitta, ed e' invece riuscita alla fine a spuntarla.
La partita ha quindi avuto due facce: la prima nella quale Carolina ha giocato le proprie carte portandosi in vantaggio per 13-0 e la seconda parte nella quale Dallas ha dato vita alla rimonta che li ha portati al successo per 14-13.
Veniamo quindi alla cronaca della partita, la quale non e' iniziata certo con i fuochi di artificio dato che nei primi quattro drives nessuna delle due squadre riesce a combinare nulla di buono in attacco, si puo' al limite osservare come la difesa dei Panthers abbia messo seriamente in difficolta' Carter e compagni con due sacks nel secondo drive della partita impedendo in pratica a Dallas di sviluppare il benche' minimo gioco offensivo. Ma il meglio la difesa di Carolina lo ha tenuto per il terzo possesso dei Cowboys, quando Carter viene intercettato da Peppers sulla linea delle 17 yds dei Panthers il quale poi, dopo un ritorno di intercetto da 21 yds effettua un passaggio laterale al suo compagno di squadra Fields che a sua volta corre per 30 yds fino ad essere placcato da Emmith Smith all'altezza delle 32 yds dei Cowboys. A questo punto l'attacco dei Panthers ha gioco facile e, nel giro di tre giochi, Rodney Peete confeziona un Td Pass da 25 yds per Hoover giusto giusto allo scadere del primo quarto.
Il secondo quarto sembra invece una fiera degli errori ( o degli orrori, fate un po' voi…) con Carter che viene ancora una volta maltrattato dalla difesa dei Panthers, Carolina che sbaglia un FG dalle 44 yds colpendo la traversa ed altri drive poco interessanti dal punto di vista tecnico, che fanno chiudere il primo tempo sul 7-0 per i Panthers.
Il terzo quarto non inizia con buone prospettive, il primo drive dei Panthers finisce con un nulla di fatto ovvero con un punt in end zone, ma i Cowboys non sono da meno e restituiscono il possesso di palla a Carolina all'altezza delle proprie 36yds.
Qui finalmente Carolina ritorna a mettere punti sul tabellone con un FG da 50 yds di Graham che chiude il terzo quarto sul punteggio di 10-0 per i Panthers.
Nel quarto periodo succede di tutto: prima Carter non converte un quarto down cedendo il possesso ai Panthers sulle loro 36 yds, poi arrivano altri due drive inconcludenti di ambo gli attacchi, fino ad arrivare al FG di Graham da 44 yds che fissa il punteggio sul 13-0 quando sul cronomentro della partita mancano poco meno di 5 minuti alla fine.
E qui avviene il miracolo dell'attacco dei Cowboys: sul primo drive, prima un incompleto e poi un sack mettono Carter con le spalle al muro, su un 3rd & 14 Carter confeziona un Td pass da 80 yds per Joey Galloway con un lancio che viene deviato da un difensore di Carolina, prima di finire nella braccia di Galloway realizzando cosi' il piu' lungo Td Pass in carriera per Carter.
Sul successivo possesso Carolina non combina nulla ridando la palla ai Cowboys all'altezza delle proprie 33 yds con 2:48 da giocare.
Carter inizia bene questo drive con un paio di primi down conquistati su passaggio, ma dopo il Two Minutes Warning viene placcato perdendo il pallone che viene recuperato da Pepper.
Sembra quindi tutto finito, ma gli arbitri rivedono l'azione e decidono per il passaggio incompleto applicando la cosidetta Tuck Rule, diventata famosa negli scorsi playoffs quando con un'azione simile New England si salvo' dalla sconfitta nel divisional playoffs contro Oakland.
Il drive dei Cowboys rimane vivo e si arriva quindi ad un cruciale 4th &14 sulle 24 yds dei Panthers quando manca un minuto alla fine, e qui Carter compie la rimonta lanciando nelle mani di Bryant il pallone del pareggio.
Pareggio che avviene non senza patemi d'animo dato che il gioco viene rivisto dagli arbitri prima di essere definitivamente convalidato e, con il punto addizionale, fissare il punteggio sul definitivo 14-13 per Dallas.
E' stata quindi una partita vinta con un incredibile finale che porta Dallas sul 3-3 in classifica al secondo posto a pari merito con i New York Giants mentre Philadelphia ha usufruito della bye
week.
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43-27 |
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Domenica la squadra della capitale si e' trovata ad affrontare l'ennesima prova della verita'.
Dopo la buona prestazione di domenica scorsa del loro QB esordiente Patrick Ramsey, i Redskins erano chiamati a dimostrare l'efficienza del famoso attacco Fun' n Gun ideato dal loro head coach Steve Spurrier, messo alla prova dalla difesa dei New Orleans Saints. Quale e' stato il risultato? Beh, roba da "Oggi le comiche" per i poveri Redskins, che si sono visti finire sotto nel punteggio fin da subito grazie ad una serie impressionante di turnover, guidati dalla "magistrale" opera del loro QB, che ad un certo momento della partita aveva collezionato gia' 3 INT ed un QB rating di 0.0…
Certo la linea di attacco e i suoi ricevitori non lo hanno certo aiutato, anzi hanno decisamente "favorito" il crollo di Washington.
Inutile dire che questa situazione ha condizionato fin da subito la partita ponendo le basi del successo dei Saints, inoltre, se a questo aggiungiamo una prestazione a dir poco ridicola delle coperture degli special teams dei pellerossa, ecco che il risultato di 43-27 per New Orleans e' facilmente spiegabile.
Dall' altra parte ovviamente non sono rimasti certo a guardare, i Saints hanno sapientemente approfittato dei regali degli 'skins.
Da segnalare l'ottima prova del QB dai Saints Aaron Brooks che ha chiuso la partita con un eccellente 12/23 per 203 yds 3 TD 1 INT, ma soprattutto e' da segnalare la partita di Mc Allister che non sembra avere avuto nessun problema contro la difesa dei Redskins, che gli ha concesso 121 yds su 29 corse.
Andiamo ora a descrivere il mass… (ehm volevo dire la partita) nel dettaglio: dopo il primo possesso di New Orleans che si conclude con un punt, i Redskins iniziano a farsi del male fin dal primo turno in attacco, infatti al terzo gioco un passaggio di Ramsey per Gardner viene intercettato da Bellamy sulle 21 yds di Washington, questo turnorver viene poi convertito solo in un FG di Carney che apre quindi le segnature sul 3-0 per New Orleans.
Riprende la giostra e come si dice nel gergo : "Altro giro, altro regalo!": sul secondo possesso di Washington, arriva subito il secondo intercetto dei Saints, questa volta ad opera di Knight sulle 18 yds dei Redskins.
La difesa dei pellerossa tiene ancora una volta e New Orleans si deve accontentare di soli tre punti.
Sul terzo attacco al posto dell'intercetto di Ramsey il menu' dei pellerossa ci propone stavolta un bel fumble di Davis sulle 30 yds ricoperto da Bellamy seguito inoltre da una penalita' di violenza non necessaria che fa ripartire l'attacco dei Saints dalle 15 yds di Washington, e questa volta Brooks e compagni non possono esimersi dal portare direttamente a casa il bottino pieno con un TD pass a 4:46 dalla fine del primo quarto settando il punteggio sul 13-0.
Voi direte: tutto finito?
Macche', sul successivo possesso arriva il terzo intercetto di Ramsey, lancio per Gardner e…ricezione di Bellamy ( questa scena mi sembra di averla gia' vista…).
Morale della favola, alla fine del primo quarto i Saints sono in vantaggio di 13-0 mentre i Redskins non sono nemmeno arrivati a superare la linea delle proprie 30 yds.
Dopo il secondo TD dei Saints, realizzato con un Td pass di Brooks per Horn e che porta il punteggio sul 20-0, Ramsey riprende a giocare ed al primo gioco riprende anche a lanciare intercetti, ma stavolta viene salvato da un holding difensivo, ed alla fine riesce persino ad imbastire un drive decente che porta i pellerossa finalmente sul tabellone con un TD su corsa di Stephen Davis.
Ma per Washington non c'e' nemmeno il tempo per illudersi che New Orleans ribatte immediatamente, ritornando il successivo kickoff direttamente in end zone con una corsa da 90 yds, spegnendo quindi sul nascere qualsiasi speranza di rimonta dei pellerossa della capitale.
I Redskins si rimettono al lavoro in attacco e, superato ormai il trauma iniziale, ritornano a segnare con una QB sneak di Ramsey. Sul successivo possesso dei Saints e' Brooks a farsi intercettare da Washington con un ritorno di intercetto da 78 yds ed incredibilmente il punteggio si porta quindi sul 26-21 per New Orleans.
Un successivo FG di Carney fissa il punteggio sul 29-21 alla fine del primo tempo.
Si riprende quindi a giocare con i Redskins ancora in partita nonostante i disastri combinati fino a quel punto ma sul primo possesso, il punt di Washington viene riportato direttamente in TD con una corsa da 83 yds di Lewis.
Questo e' il gioco che spezza definitivamente le gambe ai pellerossa, il resto della partita non ha quindi piu' storia, e si arriva stancamente sul punteggio finale di 43-27.
Commenti finali: poco da dire per i pellerossa, questa e' la partita con la quale escono da ogni possibile corsa per la postseason, l'attacco e' troppo incostante e senza un QB decente non si va da nessuna parte, la difesa continua ad essere debole e non riesce ad avere continuita' nei risultati ed infine le coperture sugli special teams sono a dire poco ridicole.
Per quanto riguarda i Saints, essi hanno dimostrato di essere una buona squadra, efficiente e cinica al punto giusto, tutte doti necessarie per una squadra che puo' aspirare ad un posto nei playoffs del prossimo mese di gennaio.
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17-10 |
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Domenica al Giants Stadium si affrontavano due squadre bersagliate dagli infortuni, per Atlanta spiccava la mancanza del loro QB titolare Michael Vick mentre per i Giants tra la tante assenze era da rilevare quella del loro TE Jeremy Shockey, inoltre le cose sono persino peggiorate dato che durante la partita New York ha perso il DT Keith Hamilton per tutta la stagione a causa di un infortunio al tendine d'Achille.
Partita non ricchissima di contenuti tecnici che pero' ha fornito ai Falcons la sorpresa di avere a disposizione un buon backup QB che risponde al nome di Doug Johnson le cui cifre parlano decisamente a suo favore ( 19/25 257 yds 1TD 0 INT) alle quali si deve aggiungere una corsa da 15 yds per il TD che ha aperto le segnature.
La partita come detto non e' stata molto esaltante, il primo quarto e' trascorso senza molte emozioni, a parte un fumble di Johnson all'inizio di quello che poi sara' lo scoring drive di apertura, fumble causato dal sack dell'onnipresente Michael Strahan ma, per fortuna dei Falcons, il pallone e' stato ricoperto da Duckett permettendo a Johnson di continuare nell'azione di attacco che lo portera' poi ad aprire le segnature con una QB draw all'inizio del secondo quarto.
Sui due possessi successivi nessuno dei due attacchi combina nulla di significativo, sono invece i Giants a togliere lo zero dalla casellina delle segnature con un FG di Bryant a 4:42 dal termine del primo tempo. Atlanta sul successivo possesso ristabilisce le distanze con un FG di Feely allo scadere mandando le due squadre negli spogliatoi sul punteggio parziale di 10-3 per i Falcons.
L'opening drive del secondo tempo segna la riscossa dei Giants che realizzano il TD del pareggio su passaggio di Collins, ricevuto da Hilliard. A questo punto l'inerzia della partita sembra nelle mani di New York, infatti sul successivo possesso Atlanta combina poco o nulla restituendo il possesso del pallone ai Giants che riprendono ad attaccare partendo dalle proprie 13 yds.
Il drive dei Giants sembra procedere bene e preludere alla segnatura che li porterebbe in vantaggio, ma su un 3rd&5 all'altezza delle 20 yds dei Falcons, Collins viene intercettato da Bolden ponendo fine all'attacco di New York, ma sopratttutto rimettendo in partita Atlanta che sembrava ormai destinata alla sconfitta.
Infatti sul successivo possesso Johnson trascina il proprio attacco dalle proprie 6 yds fino alla end zone dei Giants con un gioco chiave rappresentato da un passaggio di 63 yds nelle mani di Jefferson. Il successivo passaggio per Finneran porta il punteggio sul 17-10 per Atlanta.
New York ovviamente non si perde d'animo e riprende a macinare gioco ma, ancora una volta, giunti sulle 36 yds dei Falcons un sanguinoso fumble di Dixon, dopo una ricezione su un passaggio di Collins, fa terminare il drive restituendo il possesso ai Falcons e, virtualmente consegnando ad essi anche la vittoria della partita.
Si puo' dire che questa e' l'ennesima sconfitta dei Giants nella quale New York ha molto da recriminare, dato che aveva avuto piu' volte l'occasione per vincere. Alla fine della stagione tutte questa sconfitte sul filo di lana potrebbero fare la differenza e costringere i Giants a vedersi i playoffs seduti su delle comode poltrone.
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