Huddle Magazine
 

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IL COMMENTO
by Matteo Gandini

WEEK 5

 

Dopo cinque settimane di gara nella NFL, una sola squadra rimane imbattuta. I Raiders sembrano un gradino sopra a tutte le altre squadre della lega, grazie all'ottimo rendimento di tutti e tre i reparti; un attacco solidissimo ed esplosivo, che riesce sempre a spezzare in due le partite mettendo a segno diversi big plays, una difesa ringiovanita dalla presenza di stelle come Philip Buchanan e degli special team sempre pronti a rendere la vita più facile all'attacco. Poche volte negli ultimi anni una squadra ha messo sul campo un mix di talento così elevato in tutte e tre le fasi del gioco, anche se è bene ricordare che già nella stagione passata i californiani sarebbero probabilmente stati incoronati campioni, se non fosse stato per l'abbondante nevicata a Foxboro e conseguentemente per il famoso fumble/passaggio incompleto di Tom Brady e per il miracolo di Adam Vinatieri; a Bill Callahan va riconosciuto il merito di aver lasciato praticamente immutato il sistema offensivo creato da John Gruden, perfettamente adatto ad un attacco ricco di esperienza nelle posizioni principale, e guidato da un Rich Gannon che sta vivendo una vera e propria seconda giovinezza. Oakland, la cui ultima vittoria è arrivata in trasferta contro i Bills, è attesa da un calendario a dir poco difficile, che comprende 4 sfide contro i rivali della AFC West, la division più forte della lega quest'anno, Chargers e Broncos; i Raiders dovranno fare il possibile per evitare un calo simile a quello della fase finale della scorsa stagione, se vorranno posizionarsi al meglio per la post-season.

I Denver Broncos hanno riportato sulla terra i rivali divisionali di San Diego, infliggendo loro la prima sconfitta della stagione e raggiungendoli in classifica. Per i Broncos è evidente il continuo miglioramento della matricola da Miami Clinton Portis, l'ennesimo RB tirato fuori dal cilindro di Denver negli ultimi anni, che ormai sembra avere soppiantato Olandis Gary nel ruolo di titolare, e domenica, Portis ha vinto il duello con Ladainian Tomlinson, limitato a 48 yards dai Broncos dopo le ottime prestazioni delle scorse settimane. L'ex RB di Texas Christian ha avuto grosse difficoltà a liberarsi dai velocissimi linebacker di Denver, ed è stato ancora una volta penalizzato dall'inabilità dei Chargers a stabilire un costante gioco aereo; dall'altra parte, l'assenza di Junior Seau ha pesato moltissimo sulla difesa di San Diego, molto meno aggressiva rispetto al solito e tendente a concedere a Brian Griese i lanci di medio raggio. Denver è passata in vantaggio nelle fasi iniziali della gara utilizzando soprattutto i passaggi, poi ha controllato il punteggio e il cronometro tenendo quasi sempre la palla per terra nella seconda parte della partita; Griese ha giocato forse la sua miglior partita della stagione, ha sbagliato pochissimo ed è apparso sempre padrone della situazione anche quando si è trovato sotto la pressione della difesa avversaria. Resta però da vedere come l'ex QB di Michigan riuscirà a rispondere ad una situazione in cui Denver sarà costretta a lanciare per rientrare in gara; non tutti nella "Mile High City" sono convinti che le spalle di Griese siano abbastanza larghe per resistere alla pressione di dover guidare l'attacco in continue situazioni di ovvio passaggio.

Quattro squadre, a causa delle loro difficoltà offensive, domenica hanno messo sul campo un nuovo QB titolare. Quello che se l'è cavata meglio è stato senza dubbio la matricola dei Redskins Patrick Ramsey, che ha lanciato per 268 yards nella vittoria di Washington contro i Titans. In realtà, coach Steve Spurrier aveva inserito come nuovo titolare Danny Wuerffel, non volendo buttare nella mischia il rookie da Tulane così presto nella stagione; Wuerffel si è però infortunato durante la prima serie offensiva, e l'ex coach di Florida è stato costretto a mettere in campo Ramsey, che ha risposto con una prestazione superlativa, dimostrando di avere un braccio potentissimo (non per niente a livello universitario è stato campione nazionale di lancio del giavellotto) ma anche di leggere le difese avversarie con la cognizione di un veterano. Per ora, salvo infortuni, la controversia nel ruolo di QB a Washington sembra essersi risolta. Non se la sono cavata male anche Chad Pennington, Tommy Maddox degli Steelers e Jon Kitna, tra i nuovi QB titolari, ma entrambe le loro squadre sono state sconfitte; Pennington non ha potuto far niente contro le 504 yards totali concesse dai Jets ai Chiefs, Maddox ha lanciato per 3 TD ma ha commesso un paio di errori cruciali e Kitna...be', basta ricordare che Kitna gioca con i Bengals. 

Dopo le 3 vittorie di inizio stagione, i Patriots sembravano già seduti su un treno diretto verso San Diego, sede del Super Bowl, ma due sconfitte consecutive hanno riportato New England nel mezzo della mischia e della lotta per le posizioni playoffs. Non è un caso che l'inizio della serie negativa dei Pats ha coinciso con l'infortunio che ha tenuto fuori Troy Brown, bersaglio preferito di Tom Brady e pedina principale dell'attacco dei campioni in carica. Avevamo visto l'ex QB di Michigan sezionare con la precisione di un chirurgo la difesa degli Steelers nella prima settimana della stagione, ma nelle ultime due giornate Brady ha pagato la pressione portatagli addosso dalle linee difensive avversarie, prima dei Chargers e poi dei Dolphins; inoltre, la secondaria di Miami ha pattugliato con attenzione il corto e medio raggio, costringendo il QB dei Patriots lanciare più volte in profondità, non certo la sua specialità. Per la terza settimana consecutiva, poi, New England ha confermato la sua difficoltà nel difendere contro le corse, concedendo 105 yards a Ricky Williams dopo le 217 concesse a Ladainian Tomlinson e le 180 corse da Priest Holmes. Dall'altra parte, i Dolphins svettano sulla AFC East con le loro 4 vittorie in 5 gare, ottenute guarda caso nelle 4 occasioni in cui Williams ha corso per più di 100 yards; ora, dopo 5 settimane di gioco, si può dire con certezza che il cambio di ambiente abbia fatto bene sia a Williams che ai Saints, visto che il primo ha già corso per 565 yards con la nuova casacca, mentre i secondi hanno trovato in Deuce McAllister un valido sostituto.

In diretto contrasto con la AFC West, la miglior division nella NFL quest'anno, c'è la pessima AFC North, guidata dai mediocri Ravens, l'unica squadra del raggruppamento con il 50% di vittorie. La miscela con cui Baltimore ha ottenuto i suoi due successi è la stessa che ha portato la squadra allenata da Brian Billick al titolo due stagioni fa; difesa solidissima e attacco che più che altro deve badare a non fare troppi errori. Il problema è che le restrizioni dovute al Salary Cap hanno costretto i Ravens a cedere molti dei membri del fortissimo reparto difensivo della stagione 2000, e ora, con un personale diverso e molto meno ricco di talento, le cose non funzionano allo stesso modo. Di certo, chi pensava che il rendimento di Ray Lewis calasse con la diminuzione del livello generale della difesa, che conseguentemente porta gli avversari a riservare più attenzioni al middle linebacker da Miami, si sbagliava di grosso: Lewis è stato dominante sia nel Monday Night vinto a sorpresa contro i Broncos sia nella gara contro i Browns di domenica, e se il QB di Cleveland Kelly Holcomb ha fatto un figurone quando ha sostituito l'infortunato Tim Couch, il motivo principale è che in quel momento Lewis era seduto in panchina per un problema alla spalla, e di conseguenza la difesa di Baltimore aveva perso efficacia. Con il ritorno in forma di Jamaal Lewis e l'emergere del tight end Todd Heap, l'attacco dei Ravens in realtà è migliorato dalla scorsa stagione, ma è ancora un po' troppo prevedibile e lo sarà finche Travis Taylor e Brandon Stokley non saranno maggiormente coinvolti dal QB Chris Redman, che da parte sua sta facendo un buon lavoro, anche se tende ad essere un po' troppo immobile nella tasca; i due TD realizzati da Stokley contro i Browns fanno comunque bene sperare per il futuro. 

Nella NFC, una squadra da non sottovalutare sono i Buccaneers; l'unica sconfitta di Tampa Bay è arrivata contro i Saints, che sono stati anche l'unica squadra a fermare i Packers finora, e sono stati battuti...soltanto dai Lions. Tornando ai Bucs, l'unione tra la solidissima difesa guidata da stelle di prima grandezza come Warren Sapp e Derrick Brooks (quest'anno il reparto difensivo ha già segnato 4 TD) e la geniale mente offensiva di coach Jon Gruden, potrebbe portare risultati notevolissimi nel Nord della Florida. Oltre ai miglioramenti dal punto di vista tecnico, l'impressione è che il carattere focoso di Gruden sulla linea laterale si adatti meglio alla squadra rispetto alla pacatezza di Tony Dungy, e anche Keyshawn Johnson, perennemente scontento per essere il destinatario di troppo pochi palloni, trova pane per i suoi denti, come testimoniato dalle riprese TV che hanno documentato la violenta discussione tra il coach e il ricevitore durante il Monday Night di alcune settimane fa.

Infine, sembra che finalmente Bill Grammatica abbia imparato la lezione; dopo aver calciato il FG decisivo nella vittoria dei Cardinals contro Carolina, il kicker di Arizona ha infatti esultato in modo piuttosto contenuto. Per chi non lo sapesse, Gramatica lo scorso anno si era gravemente infortunato al ginocchio saltando in aria per la gioia dopo un FG messo a segno contro i Giants in dicembre.