La versione applicata sul campo da football del famoso detto secondo cui "il fuoco si combatte con il fuoco" suona più o meno così: "contro la velocità si difende bene con altrettanta velocità". Dopo la sua prestazione record della settimana scorsa contro i Vikings(173 yards sul terreno), Michael Vick aveva detto che la partita di questa domenica contro i Buccaneers sarebbe stata la migliore della sua carriera. Forse il QB dei Falcons dimenticava che nella prima gara di quest'anno tra le due squadre (tra l'altro l'ultima sconfitta di Atlanta prima della lunga serie di 8 risultati positivi), la rapidissima difesa di Tampa Bay aveva limitato ad una sola yard le sue escursioni fuori dalla tasca. Domenica, il reparto guidato da Monte Kiffin si è ripetuto, limitando Vick a 15 yards sul terreno, e trasformandolo in un "pocket passer" (un QB che rimane nella tasca), il che equivale a renderlo inefficiente. Il motivo principale, appunto, è la straordinaria rapidità della difesa dei Bucs, che ha per tutta la gara contenuto l'ex QB di Virginia Tech con una pass rush disciplinata, e con una o anche due "spie" il cui compito ad ogni gioco era soltanto quello di tenere a bada Vick. Nella difesa di Tampa, che ancora una volta ha dimostrato di essere la migliore della lega, è stata strepitosa soprattutto la prova di Simeon Rice che, anche se ha visto interrompersi la sua serie di 5 gare con almeno 2 sack, ha contenuto il QB sul lato esterno della linea costringendolo spesso a muoversi verso il suo lato destro, il che ovviamente provoca non pochi problemi ad un giocatore mancino. Ottima è stata anche la prova di Derrick Brooks, molto spesso la "spia" con il compito di controllare Vick, che più volte si è infilato nei "gap" aperti dalla linea per infastidire il QB o rallentare il gioco sulle corse di Atlanta, impossibilitata tra l'altro dalla mancanza per infortunio di Warrick Dunn a mettere in pratica i soliti "cambi di marcia". In attacco, la linea dei Buccaneers ha protetto ottimamente Brad Johnson, che ha condotto l'attacco con ottima precisione e senza cercare di strafare, aiutato anche dall'ottima prova dei suoi nuovi ricevitori Keenan McCardell e Joe Jurevicious (ancora una volta è stato invece poco presente Keyshawn Johnson). Per una volta, inoltre, Tampa Bay è riuscita a guadagnare un buon numero di yards sul terreno (150 in totale tra Michael Pittman, Mike Alstott e Aaron Stecker), ma più di 50 di esse sono arrivate su un paio di corse di Alstott, e in generale si tratta di un reparto in cui i Bucs (soprattutto se non dovessero riuscire ottenere il vantaggio campo e quindi se fossero costretti ad andare a giocare al freddo nei playoffs) dovranno migliorare se hanno ambizioni di arrivare fino in fondo. L'indicazione più importante che ci ha dato la gara di domenica, tuttavia, è che forse tutti stiamo un po' esagerando con gli elogi a Vick. Dall'altro lato, però, è già miracoloso che il QB abbia portato sulle sue spalle così in alto una squadra che a livello di talento offensivo è veramente povera, e ciò a mio parere dovrebbe garantirgli il titolo di MVP della lega; se in gare come quella di domenica Vick ha sofferto molto, il motivo principale è il fatto che le difese avversarie possono dedicare il loro gameplan e i loro mezzi difensivi interamente al suo contenimento, perché sanno che la squadra non ha ricevitori di talento né corridori (Dunn è un'eccezione, ma gli manca costanza), che possono alleggerire il peso che Vick porta sulle spalle.
Chi ha visto in TV lo scorso Monday Night, vinto dai Raiders sui Jets, ricorda sicuramente come la gara sia stata sospesa per alcuni minuti per celebrare l'impresa di Tim Brown, che nel corso della partita ha ricevuto il pallone numero 1000 della sua carriera. Forse ricorderete anche che i Jets avevano praticamente smesso di giocate dopo la sospensione, e che senza dubbio essa aveva aiutato Oakland dandole una spinta a livello psicologico. Dopo tutto ciò, e dopo le lamentele di alcuni membri della squadra newyorchese nel dopo-partita, a soli 6 giorni dagli avvenimenti di Oakland il RB dei Jets Curtis Martin ha superato quota 10 mila yards in carriera nella gara contro Denver, ma ha esplicitamente detto nel prepartita di non volere che la gara fosse fermata; ancora una volta, da parte di Martin, la dimostrazione di essere uno dei giocatori più sportivi e di classe della lega. D'altra parte, ai Jets non è servita nessuna spinta psicologica, e Chad Pennington e compagni sono diventati gli ultimi carnefici dei Broncos, squadra che dopo essere stata una delle favorite per il titolo nelle prime giornate sta precipitando verso zone sempre più lontane dalla post-season(con velocità superiore a quella delle quote della Enron, diceva un commentatore USA). Nel Colorado speravano che il ritorno di Brian Griese e di Shannon Sharpe servisse a raddrizzare la situazione in quella che era considerata una partita chiave; invece, Sharpe è sembrato in forma, ma il QB titolare ha lanciato un pesante intercetto con la squadra sulla via della rimonta, e ora per Denver la situazione sembra essere piuttosto grigia. Diverse delle sconfitte subite dai Broncos in una stagione per loro piuttosto deludente sono da attribuirsi alla sfortuna (ricordiamo l'incredibile Sunday Night perso contro Miami e l'altrettanto bizzarra gara persa sotto la neve contro Indianapolis), ma l'intera squadra allenata da Mike Shanahan ha subito dei passaggi a vuotio pagati caramente (ricordiamo i Monday Night in cui Denver è stata completamente spazzata via dal campo da Raiders e Ravens), e in un paio di occasioni lo stesso Shanahan ha fatto delle scelte che si sono rivelate errate. Domenica, ad esempio, con Clinton Portis apparentemente in gran forma, l'ex coach di Denver ha inserito in due occasioni Olandis Gary al posto della matricola da Miami con la palla nei pressi della goal line, ed Gary ha sempre fallito, non permettendo ai Broncos di mettere sul tabellone dei punti che sarebbero stati importantissimi. Dall'altra parte i Jets hanno incrementato le loro chance di arrivare alla post-season, grazie ad un ottima prova di Chad Pennington, che dopo lo scorso Monday Night è stato criticato per non avere un braccio potentissimo (nel tentativo di un disperato Hail-Mary Pass nei secondi finali della gara contro i Raiders ha mancato l'end-zone, e non di poco), ma ha confermato di essere un ottimo QB per quanto riguarda l'aspetto "mentale " del gioco, e di avere un braccio molto preciso. Attenzione, però: con partite ancora da giocare contro Chicago, New England e i Packers, la strada per i newyorchesi è ancora lunga ed impervia.
Di tutte le cose "bizzarre" successe nel corso di questa pazza stagione NFL (anche la giornata di domenica ha avuto la sua parte, con 3 giocatori capaci di segnare 2 TD ciascuno su ritorno...e non dimentichiamoci il miracoloso Hail Mary Pass con cui i Browns hanno sconfitto i Jaguars), probabilmente la più assurda è successa domenica sul campo degli Steelers. Se foste tifosi di Pittsburgh, e lunedì mattina aveste aperto un quotidiano statunitense e, guardando distrattamente la pagina sportiva, aveste dato un'occhiata soltanto alle statistiche offensive, senza vedere il punteggio, senza dubbio sareste soddisfatti immaginando un'altra solida vittoria dei vostri beniamini. Invece, per quanto assurdo possa sembrare, i Texans hanno espugnato Heinz Field pur avendo guadagnato soltanto 47 yards in attacco, con solo tre lanci completato dal QB David Carr (mai nella storia della lega una squadra aveva vinto con un così contributo offensivo così minimo), e hanno esteso la serie negativa degli Steelers contro i più recenti expansion teams nel loro primo anno di esistenza, dopo le debacle di Pittsburgh contro Jacksonville e i nuovi Browns nelle stagioni passate. Due intercetti riportati in end zone da Aaron Glenn hanno aiutato Houston ad ottenere l'insperato successo, mentre dall'altra parte non ha avuto il successo che Bill Cowher sperava il ritorno in campo di Tommy Maddox. Tutti pensavano che la gara contro i deboli Texans sarebbe stata una partita piuttosto facile, e quindi l'occasione migliore per reinserire l'ex QB della XFL, reduce dal brutto colpo che alcune settimane fa gli causò una temporanea paralisi; invece, Maddox è sembrato molto esitante, e quando nel primo tempo ha lasciato andare il pallone(riportato da Kenny Wright in end zone) pochi attimi prima di essere colpito, è sembrato chiaro a tutti che, anche se probabilmente soltanto a livello inconscio, il ricordo dell'infortunio è ancora un po' troppo vivo. Coach Cowher aveva affermato nel pregara che non avrebbe esitato a rimettere in campo Kordell Stewart, che da parte sua non aveva per nulla fatto rimpiangere l'assenza di Maddox nelle ultime due gare, se l'ex QB dei Broncos avesse mostrato di subire ancora i postumi dell'infortunio; invece, a sorpresa, Cowher ha insistito con Maddox anche nel secondo tempo, e ora che la miracolosa vittoria dei Browns contro Jacksonville ha reso ancora più importanti le rimanenti partite della stagione degli Steelers, forse è il caso che il coach di Pittsburgh rifletta bene su chi dovrebbe essere il titolare la prossima settimana contro Carolina.
Infine, troppo spesso quando si parla di QB "coraggiosi", e capaci di giocare infortunati, si mette al primo posto Brett Favre, dimenticandosi di Steve McNair. Il QB dei Titans è stato capace, nelle ultime due partite, di completare 49 passaggi su 66 per 571 yards e 4 TD senza intercetti; il tutto senza allenarsi praticamente mai durante la settimana a causa dei guai fisici all'alluce e alle costole. Non solo: sempre nelle ultime due settimane, l'ex QB di Alcorn State ha corso per 87 yards su 9 portate. Viste le sue condizioni, veramente notevole.
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