Huddle Magazine
 

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IL COMMENTO
by Matteo Gandini

WEEK 10

 

Anni fa, qualcuno negli Stati Uniti disse: "un pareggio è come baciare tua sorella", e la frase è diventata un modo di dire comunemente utilizzato nel mondo dello sport a stelle e strisce. Ebbene, domenica nell'NFL è arrivato il primo bacio incestuoso dal 1997, al termine di 4 ore spettacolari di gioco tra Steelers e Falcons. Nel dopogara, quasi tutti i giocatori di Pittsburgh hanno dichiarato che per loro si tratta di una sconfitta morale, e in effetti, anche dal punto di vista della classifica, il fatto che il pareggio sia un'occorrenza così rara lo trasforma in poco più di una sconfitta per entrambe le parti. Pittsburgh è stata capace di limitare l'esplosivo QB di Atlanta Michael Vick a 52 yards su corsa, utilizzando uno schema difensivo basato su una serie di blitz in diverse "ondate" che ha permesso agli Steelers di controllare quasi tutte le escursioni all'esterno della tasca dell'ex stella di Virginia Tech. Grazie anche ad una lunga serie di giochi trucco, tipiche creazioni della mente di Bill Cowher, a cui bisogna dare atto di essere uno dei pochi coach di stampo difensivo in grado di mettere in piedi giocate piuttosto spregiudicate sull'altro fronte, Pittsburgh si è trovata in vantaggio di 17 punti nel quarto periodo, prima di subire la violenta rimonta guidata da Vick, che ha pareggiato la situazione con una corsa da 11 yard culminata in quell'angolo dell'end zone in cui il QB dei Falcons ama spesso giungere senza essere toccato. La rimonta di Atlanta è stata favorita dalla scelta di Cowher di mettere in campo una difesa molto "soft" nel quarto periodo, come è stato sottolineato da alcuni dei membri del reparto difensivo degli Steelers nel dopo gara; contro la difesa "prevent", il meccanismo di contenimento su Vick non ha più funzionato, e il QB dei Falcons è riuscito portare i suoi al pareggio. Quello appena menzionato non è stato l'unico errore di Cowher, che senza chiedere il parere degli assistenti ai piani alti dello stadio, e quindi con possibilità di vedere i replay televisivi, ha deciso di far rivedere all'arbitro la chiamata su un fumble di Antwaan Rande El; si trattava sì di una giocata molto importante, che ha ridato la palla ai Falcons permettendo loro di rifarsi sotto, ma dalle riprese TV era più che evidente che la chiamata arbitrale fosse corretta, e il timeout bruciato da Cowher sarebbe stato molto utile agli Steelers in seguito, nei secondi finali del quarto periodo. All'inizio dei supplementari è sembrato che entrambe le squadre fossero impazienti di terminare la gara, e soprattutto Atlanta non è più riuscita ad impostare un drive consistente; nella seconda parte dell'overtime, poi, l'attacco di Pittsburgh ha ripreso a macinare yards equilibrando bene corse e passaggi, ma dopo aver sprecato un paio di occasioni sul calcio mancato da Todd Peterson e sull'intercetto lanciato da Tommy Maddox nel minuto finale, è stato ancora un errore manageriale di Cowher a costare caro agli Steelers. Con 48 secondi sul cronometro, e Atlanta in procinto di calciare un FG decisivo da 56 yards, il coach di Pittsburgh ha lasciato che i Falcons facessero scorrere il cronometro fino quasi al termine, senza chiamare il suo ultimo timeout; quando lo special team ha bloccato il calcio, agli Steelers è rimasto solo il tempo per una giocata, e sull'Hail Mary pass Plaxico Burress è stato fermato a pochi centimetri dalla goal line. Non pensate che qualche secondo in più sarebbe servito in quella occasione? Comunque sia andata, è stata ottima la prestazione dell'attacco di Pittsburgh, con Maddox (novello "Lazzaro", resuscitato dopo aver dovuto ripiegare su altre leghe minori sulla scia di Kurt Warner, Doug Flutie e altri) aiutato molto dalle corse di Amos Zereoue, che con il suo stile di corsa opposto a quello di Jerom Bettis non sta facendo rimpiangere l'assenza del "bus", anzi...l'attacco degli Steelers ha fatto cadere una serie di record offensivi di squadra, mentre dall'altra parte l'impressione è che Vick cominci a sentire il peso dei numerosi colpi subiti durante la sua prima stagione a pieno livello, e che cominci a cercare di evitare di subire troppe punizioni dure. Se vuole durare a lungo nella NFL, gli conviene...

Il Monday Night Football numero 500 della storia, guarda caso, metteva di fronte quelle che sono forse le due rivali più acerrime della lega, e le due squadre maggiormente presenti nella classica televisiva del lunedì sera. I Raiders hanno dominato i Broncos, ottenendo un successo che per l'economia della loro stagione è di importanza inestimabile, e Rich Gannon ha guidato il suo attacco con inaudita precisione, riuscendo anche a stabilire il nuovo record assoluto di completi consecutivi in una singola gara, con 21; dopo 4 sconfitte consecutive, sembra che Oakland sia finalmente tornata al "modus operandi" di inizio stagione, e guarda caso ha scelto per la risurrezione proprio Denver, uno dei posti in cui i Raiders hanno avuto meno successo negli ultimi anni. Gran parte del merito va alla linea offensiva di Oakland, strepitosa nel tenere lontano da Gannon il solido fronte difensivo di Denver; importante anche la decisione di coach Bill Callahan di tornare ad uno schema offensivo che privilegi il gioco aereo, favorita dalla curiosa tattica difensiva di Denver, che in più di una occasione ha mandato soltanto due uomini in pass rush, dando al QB avversario, in giornata di particolare grazia, la possibilità di sezionare la secondaria. Non una grande idea, quella del defensive coordinator di Denver Ray Rhodes, soprattutto perché in campo dall'altra parte c'erano ricevitori del calibro di Jerry Rice e Tim Brown, contro cui non è facile mantenere la copertura per più di alcuni secondi. Inoltre, oltre alla gara Denver ha perso per alcune settimane due giocatori chiave, Shannon Sharpe e Trevor Pryce; i Broncos rimangono in testa alla AFC West, a pari merito con i Chargers, ma visto che si tratta della più forte division della lega, anche solo un passo falso potrebbe essere fatale per la squadra allenata da Mike Shanahan.

Verrà restituito a Kurt Warner il ruolo di QB titolare dei Rams al suo ritorno dall'infortunio? Sì, secondo Mike Martz, nonostante Mike Bulger abbia guidato St.Louis a 4 vittorie consecutive dopo 5 sconfitte in apertura di stagione. Domenica il QB di riserva dei Rams ha disputato la sua miglior gara della carriera, lanciando per ben 453 yards, più di quante Warner abbia mai ottenuto in una singola partita; eppure, Martz è pronto a reinserire il titolare probabilmente tra due settimane, anche se il fatto di avere Bulger in ottima forma gli permette di aspettare la completa guarigione di Warner, che quando tornerà in campo sarà in una situazione non invidiabile. Immaginatevi la pressione che si troverà addosso, sapendo che i Rams, che stanno tentando una disperata rimonta dopo aver iniziato la stagione in maniera pessima, non possono permettersi di sbagliare più neanche una partita, e che la stampa di tutta la città di St.Louis è pronta a saltare addosso a lui e a Martz al primo passo falso, invocando il ritorno di Bulger. Tra l'altro, se facciamo correre un po' indietro la memoria...è un deja vu. Era stato proprio grazie all'infortunio dell'allora titolare Trent Green che Warner aveva avuto la possibilità di diventare il QB partente all'inizio della stagione '99. 

Gli Eagles sono stati sconfitti 35-13 dai Colts in una della più grosse sorprese della giornata. Per Peyton Manning è stata la gara della riscossa, dopo una serie di prestazioni sotto tono. L'attacco di Indianapolis aveva subito ben 64 punti, segnandone solo 10, nel primo tempo nelle ultime tre settimane, in tre sconfitte consecutive contro Pittsburgh, Washington e Tennessee; stavolta, un aiuto determinante per Manning è arrivato dallo sconosciuto RB James Mungro, in campo al posto dell'infortunato Edgerrin James, che ha corso per 114 yards e ha aperto il gioco per i lanci dell'ex QB dell'università di Tennessee. Manning ha dimostrato che il calo del suo rendimento era dovuto soprattutto alla mancanza di un solido gioco sulle corse, e con il successo contro Phila i Colts si sono riportati corsa in una AFC South che vede solo i Texans fuori dalla corsa per il titolo divisionale. Dall'altra parte, qualcuno nella "città dell'amore fraterno" teme che McNabb sia stato contagiato dalla sindrome che colpisce spesso chi firma un nuovo contratto: nelle prime 3 gare della stagione il QB degli Eagles aveva lanciato per 263 yards a partita, completando il 61,2% dei suoi lanci con 8 TD e 2 intercetti, ma da lì in poi è calato al 54,6% con sole 207 yards di media. Guarda caso, poco prima della quarta partita stagionale McNabb aveva firmato il contratto più ricco nella storia del football, e ora sembra che la pressione portata dal suo stipendio stellare gli stia facendo tutt'altro che bene.

Infine, nella gara persa dai Vikings contro i Giants, finalmente il coach Mike Tice ha deciso di dare una chance al QB di riserva Todd Bouman, vista l'inefficacia di Daunte Culpepper. L'impressione è che quest'ultimo stia ancora pagando la confusione provocata dal desiderio dello staff tecnico, ad inizio stagione, di tenere alta la "Randy Ratio", cioè la percentuale di palloni diretti verso Randy Moss. Culpepper è giovane e ha talento, quindi sicuramente saprà uscire dalla situazione difficile in cui si trova, ma forse per il loro futuro immediato è meglio che i Vikings insistano con Baumann, che domenica è sembrato molto più sciolto e preciso rispetto al titolare.