Huddle Magazine
 

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IL COMMENTO
by Matteo Gandini

WEEK 1

 

Se il buon giorno si vede dal mattino, questa sarà una stagione NFL di quelle coi fiocchi. Tra partite finite ai supplementari, finali incredibili, grandi ritorni, e esordi di lusso, la prima giornata della National Football League ci ha offerto tutto e il contrario di tutto.

L'inedito "opening game" del giovedì sera è da ricordare per motivi ben più validi della festa stile veglione di capodanno a Times Square, delle celebrazioni patriottiche o della presenza di Bon Jovi all'intervallo; si è trattato di una partita giocata estremamente bene da entrambe le parti, in cui sono stato favorevolmente impressionato dalla prestazione della giovane linea d'attacco dei Giants, dalla estrema precisione di Kerry Collins, e dal modo in cui la secondaria newyorchese ha annullato Terrell Owens, tenendo quasi completamente a zero la stella dell'attacco dei 49ers fino ai minuti finali. San Francisco ha dimostrato di essere un ottima squadra, decisamente migliorata in difesa (occhio a Jamie Winborn, linebacker al secondo anno che giovedì ha fatto vedere grandi cose), anche se non può essere totalmente soddisfatta, se non altro per aver dovuto ricorrere ad un field goal allo scadere per dover vincere una gara in cui sulla carta era favorita abbastanza nettamente. Il futuro prossimo dovrebbe comunque riservare buone soddisfazioni ai Niners.

Il "Monday Night" della prima giornata era stato pubblicizzato come il tentativo degli Steelers, convinti lo scorso anno di essere stati battuti da una squadra più debole di loro nella finale della AFC, di prendersi la rivincita sui Patriots; ebbene, New England ha vinto un'altra delle sue battaglie nella guerra che sta combattendo per ottenere il rispetto dei media e degli avversari ,dominando gli Steelers in lungo e in largo, riuscendo come già lo scorso gennaio ad annullare completamente Jerome Bettis (che però non mi è parso completamente recuperato dall'infortunio), e mettendo in piedi una prestazione offensiva degna dei Rams dei bei tempi. Nel secondo quarto, l'offensive coordinator dei Patriots Charlie Weis ha abbandonato le corse per 25 giochi consecutivi, allineando la squadra quasi sempre senza uomini nel backfield e con 4 o 5 ricevitori, e dando a Tom Brady la possibilità di mettersi in luce. Il QB di New England ha eseguito con estrema precisione un compito non facile, in quella situazione, mandando in totale confusione la solida difesa degli Steelers e forse mettendo finalmente a tacere tutti coloro che dubitavano delle sua capacità; in telecronaca, il neo-commentatore della ABC John Madden ha addirittura paragonato la sua calma nella tasca a quella di Joe Montana. Esiste un complimento migliore? Una parte importante l'ha giocata anche la difesa dei Pats, e in particolare la secondaria; da una parte Otis Smith ha annullato Plaxico Burress, e dall'altra Ty Law si è appiccicato a Hines Ward, limitando la sua efficacia. Aggiungete 5 palle perse dagli Steelers, e una lunga serie di pesanti penalità contro i giallo-neri, e il risultato è stato il miglior debutto possibile per i Pats nel nuovo Gillette Stadium, oltre che un'altra prova di forza dei campioni in carica; che il "back-to-back" non sia così fuori portata?

Quello della gara tra Chiefs e Browns è sicuramente catalogabile come uno dei finali più assurdi della storia NFL. Dopo il field goal di Phil Dawson che aveva portato Cleveland sopra di 2 con 41 secondi da giocare, prima una penalità da 15 yards è stata data ai Browns perché l'holder Chris Gardocki aveva "taunted", cioè offeso gli avversari (su che basi può un holder prendere in giro gli avversari?), poi, quando col cronometro sullo zero, il tackle di Kansas City John Tait è stato spinto fuori dal campo, i Chiefs hanno ricevuto un regalo dal linebacker di Cleveland Dwayne Rudd, che si è tolto il casco prima del termine dell'azione, regalando agli avversari altre 15 yards e una chance per il field goal vincente, puntualmente convertito da Morten Andersen. Nel dopo gara Rudd si è sportivamente addossato le responsabilità per il grave errore mentale; tuttavia, credo che lo spirito della regola sia stato un po' travasato dagli arbitri, che hanno secondo me un po' ecceduto in fiscalità nel punire un giocatore il cui unico motivo per togliersi il casco era la sua convinzione che la partita fosse finita (Rudd pensava di essere riuscito a mettere a terra il QB dei Chiefs, Trent Green). Seguendo questa "politica", si dovrebbero annullare tutti i TD in cui qualche giocatore dalla panchina entra in campo anche solo di qualche centimetro prima della conclusione del gioco...D'altra parte, se la regola esiste, non si può certo dire che gli arbitri non abbiano fatto il loro lavoro; certo è che un po' di elasticità nell'applicare le norme, a volte, non guasterebbe.
Lasciando un attimo da parte il finale, comunque, da sottolineare l'ennesima ottima prova del RB di Kansas City Priest Holmes, lo scorso anno (non per caso) miglior corridore della lega; per lui, domenica, 122 yards e 4 TD. Credete che Baltimore non sia stia mangiando la mani per averlo lasciato andare via?

Anche se Mike Shanahan nel dopo gara non l'ha detto esplicitamente, guardando la partita in TV l'impressione è stata che se Jeff Wilkins avesse segnato quel field goal nel terzo periodo, e pareggiato la gara, il coach dei Broncos avrebbe tolto dal campo Brian Griese, che dopo un buon primo tempo era entrato in profonda crisi nel secondo, per sostituirlo con la riserva Steve Beuerlein. Al QB titolare di Denver è bastata la minaccia di essere messo in panchina per riprendere a carburare, e portare i suoi alla vittoria, ma il fatto stesso che Griese abbia avuto bisogno di uno stimolo di quel tipo per ritornare a buoni livelli non è certo un buon segnale per il giovane QB, forse non ancora pronto mentalmente per guidare una squadra ad alto livello per una stagione intera. Comunque, la difesa dei Broncos ha sfruttato molto abilmente le debolezze delle linea d'attacco dei Rams, in particolare del tackle John St.Clair, annullando quasi completamente l'efficacia di Marshall Faulk e non dando a Kurt Warner la possibilità di macinare yards su passaggio; il fronte difensivo di Denver ha giocato con efficacia costante (in particolare si è fatto notare Trevor Pryce), cercando di mettere la gara il più possibile sul piano fisico, una tattica per stessa ammissione dei Broncos "rubata" dal Super Bowl perso da St.Louis contro i Patriots. I Rams, tuttavia, hanno tempo per rifarsi, mentre Denver deve confermare i progressi già domenica prossima, quando è attesa dalla difficile trasferta a San Francisco.

Steve Spurrier era stato criticato durante la pre-season, quando il suo esplosivo attacco "fun-n-gun", si diceva, aveva funzionato bene solo nel secondo tempo, con le difese avversarie in campo con le riserve; ebbene, al suo debutto ufficiale nella NFL, ancora una volta l'ex coach di Florida ha visto la sua squadra mettere la quinta solo nel secondo tempo, dimostrando quindi che non si tratta di un calo difensivo avversario, ma probabilmente della capacità di effettuare degli ottimi aggiustamenti durante l'intervallo. Inoltre, chi avrebbe pensato che "l'uomo con la visiera" avrebbe reso mono-dimensionale l'attacco di Washington è stato smentito dalle 26 volte in cui la palla è stata data a Stephen Davis, che ha sorprendentemente corso per ben 104 yards.

Chissà come si deve sentire Jerry Jones. All'esordio stagionale la sua squadra è stata battuta dai nuovi rivali statali, al loro debutto assoluto nella lega, con una matricola nel ruolo di QB e una squadra assemblata in pochi mesi. In realtà, i Texans, soltanto il secondo expansion team a vincere la gara d'apertura, sono senza dubbio la "squadra espansione" più forte di sempre, con una difesa solidissima (basta pensare ad una linea che comprende Gary Walker e Seth Payne) e un leader in David Carr che è sembrato molto più avanti in termini di sviluppo tecnico rispetto al suo avversario diretto Quincy Carter, ancora molto impreciso. Dallas non sarà una cenerentola come lo scorso anno, ma ha una lunga strada da percorrere per tornare ai livelli di una volta, anche se, in particolare grazie all'ottimo La'Roi Glover (non si capisce come i Saints l'abbiano lasciato andare via), la difesa sembra piuttosto migliorata.

Infine, da segnalare le prestazioni di due QB. Al suo debutto a Buffalo, Drew Bledsoe ha dimostrato di non essere sceso neanche di un gradino rispetto a due stagioni fa; se vogliono competere per i playoffs, i Bills devono però migliorare la loro copertura a livello di special team. Mi è sembrato enormemente migliorato rispetto allo scorso anno anche Michael Vick, a cui finalmente sono state assegnate le chiavi dell'attacco dei Falcons; ora l'ex stella di Virginia Tech sembra molto più paziente, e in un paio di occasioni ha fatto vedere di saper scegliere con molta più saggezza le situazioni in cui usare il suo ottimo talento atletico.