Huddle Magazine
 

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WEST DIVISION
by Marco Santini

PREVIEW

 


DENVER BRONCOS [11-5]

La città di Denver ha trascorso un'intera estate di speranza, quella di vedere nuovamente in campo colui che ha dato un contributo fondamentale alla conquista dei due titoli della storia della franchigia del Colorado, il RB Terrell Davis.
Purtroppo dopo la prima partita di preseason, la situazione clinica del ginocchio è peggiorata ulteriormente e ciò ha convinto Davis a sospendere l'attività agonistica, ma è molto probabile che ciò assomigli ad un ritiro definitivo, visto anche il modo in cui ha salutato il suo pubblico in una recente amichevole.
Buon per i Broncos che al draft è stato scelto un promettente RB, Clinton Portis, che ora dividerà il gioco delle corse con il rientrante Olandis Gary e con Mike Anderson.
Il reparto dei ricevitori ritrova un protagonista, Ed McCaffrey, reduce da un brutto infortunio, ed è completato dal solido Rod Smith e dalla prima scelta, Ashley Lelie da Hawaii.
Un altro gradito
ritorno è il TE Shannon "Bad Mouth" Sharpe, che dopo una parentesi ai Ravens torna a vestire la maglia blu e il suo numero 84.
Il QB titolare è ancora Brian Griese, che però dovrà dimostrare di saper prendere in mano la leadership della squadra, dopo che l'anno scorso alcune sue "uscite" non sono molto piaciute a coaches e giocatori, con conseguente perdita di un po' di fiducia nei suoi confronti da parte dello spogliatoio.

Il suo bakup è comunque di tutto rispetto, il veterano Steve Beuerlein.
La difesa si basa molto su un trio di LB di tutto rispetto, Ian Gold, John Mobley e Al Wilson, dopo che Romanowski è approdato ai rivali Raiders.
La linea difensiva manca di un vero e proprio pass rusher, però è piuttosto compatta, mentre la secondaria può contare su un ottimo CB, Deltha O'Neal, mentre le safety devono ancora convincere del tutto.
Il ruolo di kicker è ottimamente occupato da Jason Elam, uno dei migliori in circolazione.


OAKLAND RAIDERS [10-6]

I Raiders hanno impostato l'offseason con l'obiettivo di rivoluzionare la difesa, che l'anno scorso, specialmente nella seconda metà del campionato, ha offerto prestazioni davvero sconfortanti, che sono costate delle partite che, se vinte, avrebbero sicuramente consentito a Oakland di giocare in casa le partite di playoffs, mentre sappiamo tutti come è andata a finire.
Quindi con le prime scelte utilizzare per un CB (Buchanon) e un LB (Harris), e i free agents acquisiti, i DL Parrella e Adams la safety Woodson e il LB Romanowski, la difesa avrà una faccia completamente nuova, con solo 1 titolare della passata stagione, il CB Charles Woodson.
L'attacco è lo stesso del 2001, con il QB Rich Gannon a dirigere le operazioni, i vecchietti terribili, Tim Brown e Jerry Rice a ricevere e con Charlie Garner e Tyrone Wheatley a correre.
L'unica aggiunta è la grossa crescita del giovane WR Jerry Porter, che è il ricevitore #3 e per il quale sono previsti parecchi giochi profondi.
Ma la grossa novità è la "cessione" di Jon Gruden.
Il carismatico coach che ha trasformato la franchigia nei suoi 4 anni di permanenza, riportandola agli antichi fasti, aveva ancora un anno di contratto con Oakland, ma le continue voci che lo davano in partenza hanno convinto il proprietario Al Davis che era giunto il momento di separarsi, cercando allo stesso tempo di avere un buon tornaconto.
E così è avvenuto, infatti Gruden è andato ai Buccaneers, in cambio di due prime scelte e due seconde al draft e 8M$ in contanti.
Il suo sostituto è Bill Callahan, allenatore della linea offensiva e assistant coach dell'attacco, quindi il cambiamento da un punto di vista tecnico è minimo, lo è maggiormente da quello emotivo e di "gestione", ma quello ora è difficilmente valutabile.
Tutto sembra costruito per un'ultima corsa al titolo, molti giocatori sono un po' in là con gli anni e questa sembra proprio la loro ultima occasione.


KANSAS CITY CHIEFS [6-10]

I Chiefs si presentano al via con la stessa ossatura di squadra dell'anno scorso, l'attacco è pressochè immutato e si baserà sulla rivelazione dell'anno scorso, Priest Holmes, che ha guidato la classifica dei running backs della intera lega.
L'unica acquisizione di rilievo è il WR Johnnie Morton, proveniente dai Lions, che va a sostituire Derrick Alexander. Al suo fianco riceverà Eddie Kennison, ma la vera star dalle mani d'oro è il TE Tony Gonzalez, che è un giocatore che crea parecchi problemi alle difese avversarie, in quanto troppo grosso per essere marcato da un defensive back e troppo veloce per un LB.
Fortunatamente per KC nei giorni scorsi ha firmato un contratto di un anno, dopo un tira e molla con il proprietario Carl Peterson, per questioni di adeguamenti "monetari".
Il punto di domanda è però il QB, Trent Green, che lo scorso anno ha avuto parecchi problemi di "comunicazione" sul campo coi propri ricevitori ed ha lanciato troppi intercetti.
Però c'è molta fiducia che Green abbia assimilato meglio gli schemi offensivi e abbia migliorato l'affiatamento coi compagni durante l'offseason, ed inoltre questa stagione per lui sarà quella della verità, come si dice, o la va o la spacca, il che si traduce per lui in un ritorno nelle fila degli eterni backup.
La difesa è il reparto che più lascia qualche dubbio, perchè la linea difensiva ha solo un buonissimo giocatore, Eric Hicks, mentre gli altri hanno poca esperienza, inclusa la prima scelta Ryan Sims, firmato recentemente.
I LB hanno perso Donnie Edwards che non è stato adeguatamente rimpiazzato, mentre la secondaria ha un ottimo CB in Warfield, ma in amichevole si è infortunato seriamente Jerome Woods, la safety, che perderà tutta la stagione, lasciando piuttosto scoperto il reparto arretrato.


SAN DIEGO CHARGERS [5-11]

Cominciamo dalla novità più grande, al comando delle operazioni ci sarà un nuovo allenatore, Marty Schottenheimer, vecchia conoscenza della AFC West.
Tutto ciò si traduce in una sola parola: Tomlinson dappertutto.
Il RB al secondo anno è destinato a portare palla molto più dell'anno scorso, sia per la filosofia di gioco del buon Marty, che per la situazione di QB e WR, non propriamente rassicurante, anche se per diversi motivi.
Il QB titolare sarà infatti Drew Brees, che però ha pochissima esperienza e quindi non sarà ricoperto di tantissime responsabilità dal coaching staff.
Anche perchè i ricevitori saranno Conway e Dwight, con quest'ultimo che ha sempre brillato da WR numero 3 ed è al primo anno di un oneroso contratto e con molte responsabilità in più.
Nel ruolo di TE, perso Freddie Jones, i Chargers hanno ripiegato su Stephen Alexander, acquisito dai Redskins.
La difesa ruoterà ancora intorno al leggendario LB Junior Seau, al quale si è aggiunto Donnie Edwards dai Chiefs.
La linea ha perso Parrella e l'ha rimpiazzato con Jason Fisk, che affiancherà Marcellus Wiley e Raylee Johnson, due DE veloci e con il vizio del sack.
La secondaria ha due safety dal gioco duro come Harrison e Beckett, però il salto di qualità lo farà fare solo l'inserimento della prima scelta, il CB Quentin Jammer, autentico fenomeno che però a tutt'oggi non ha ancora firmato il contratto e quindi ha saltato tutto il training camp, con tutto quello che ne consegue. Il suo inserimento in squadra sarà un processo lungo, però l'abilità di questo ragazzo potrebbe accelerare le cose.