Huddle Magazine
 

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WEST DIVISION
by Marco Santini

WEEK 9

Team W L T %
San Diego 6 2 0 857

Denver 5 2 0 714
Oakland 4 4 0 500
Kansas City 3 4 0 429

 

13-44

Dopo il bye week di settimana scorsa i Chargers sono pronti a mantenere la testa della classifica della AFC West e il compito non sembra insormontabile dato che in città arrivano i Jets, che quest'anno hanno mostrato pecche in difesa e una certa continuità in attacco da quando è stato panchinato Testaverde a favore di Pennington.
San Diego esibisce le "throwbacks uniforms" ovvero la vecchia divisa dei primi anni '60, maglia azzurra e casco bianco con numero di maglia e classico fulmine.
Le cose però non si mettono bene per gli uomini di Schottenheimer, perchè i primi ad andare a segno sono proprio i Jets con una corsa del loro QB.
Il drive seguente di SD si chiude con un punt che Santana Moss ritorna direttamente in TD dopo una corsa di 52 yds. Nel giro di tre minuti i Jets sono avanti 14-0.
Nel secondo quarto i Chargers faticano ancora molto, Tomlinson non è un fattore e la mancanza di ricevitori buoni oltre a Conway si fa sentire.
Così i Jets realizzano un altra meta, con Pennington che trova in endzone il TE Becht, autore quest'anno di diversi TD in situazioni di goal line.
Reazione d'orgoglio dei Chargers che accorciano sul 21-7 con la coppia Brees e Conway da 13 yds.
Ma la fine del secondo quarto è anche la fine dei padroni di casa perchè i Jets sono inarrestabili e Curtis Martin si occupa di realizzare il 28-7 con una corsa da 17 yds.
Poi Brees subisce un intercetto sanguinoso che il LB Darling riporta fino alle 10 dei Chargers da dove il kicker John Hall spedisce fra i pali il pallone del 31-7.
Il secondo tempo vede i Jets in completo controllo andare a segno ancora con Hall (altri 2 FG), e con il secondo anno LaMont Jordan con una corsa da 61 yds, mentre l'altra segnatura dei Chargers è di Tomlinson.
Brutta prestazione dei Bolts, incapaci di imporre il proprio gioco che si basa principalmente su Tomlinson.
Le due sconfitte finora sono state simili, se gli avversari riescono a limitare il fenomeno con maglia #21 allora le possibilità di vittoria calano, perchè Brees è ancora in fase di maturazione ed inoltre non ha a disposizione quell'arsenale che permetterebbe un gioco aereo più variegato.
Anche la difesa è sotto accusa, è vero che Martin è stato pressocchè inoffensivo ma i mali della secondaria sono stati altamente messi in evidenza da Pennington a dai tre WR Coles, Chrebet e Moss.

20-23
OT

Derby della baia in scena al Coliseum di Oakland, una rivalità che in realtà è più dei tifosi visto che le due franchigie distano 32 miglia una dall'altra.
Le squadre infatti si sono incontrate solo una dozzina di volte dal 1960 e quindi non si può definire una sfida "classica" della NFL.
Gli ingredienti per una buona partita ci sono tutti, i Raiders vengono da tre sconfitte in file, mentre i Niners sono con merito in vetta alla NFC West.
I primi ad andare a segno sono i padroni di casa, che dopo un fumble di Hearst causato dal rientrante Woodson partono dalle 32 di SF e dopo qualche gioco e una dubbia chiamata su Rice a proprio favore realizzano il TD del 7-0 con la promessa WR Porter.
Nel drive successivo entra in azione Owens che sovrasta Woodson e raccoglie un passaggio di Garcia per 41 yds, però i Niners stentano in redzone e si devono accontentare di un FG.
Sul ritorno kickoff il rookie Curry combina la frittata perdendo palla e così SF ha solo 16 yds da percorrere per segnare il TD del 10-7 con il WR Wilson.
I Raiders con Janikowski si riportano in pareggio, mentre Cortez sbaglia un FG dalle 39, mandandolo a lato.
Al termine del secondo quarto i Raiders hanno un 1st e goal sulle 5, ma i Niners hanno buona copertura e così è ancora il kicker polacco ad entrare in campo e chiudere il tempo sul 13-10.
Il terzo quarto vede finalmente Cortez a bersaglio, e un successivo drive di quasi 9 minuti consente a Garcia di pescare Tai Streets in endzone per il 20-13.
I Raiders devono tentare il tutto per tutto per pareggiare ed un buon drive di Gannon e Porter culmina con la corsa da 10 yards in TD di Garner.
Mancano 6 minuti e mezzo al termine e i Niners li usano tutti quanti per arrivare al FG della vittoria dale 27 di Cortez che, incredibilmente, lo spara a lato, regalando ai Raiders l'overtime.
Ma la speranza di tornare alla vittoria si infrange su un drive lunghissimo (17 giochi, 8 minuti e 41, 2 terzi e lunghi convertiti e un quarto e uno preso per i capelli) condotto in maniera impeccabile da Garcia che personalmente con due corse converte un 3rd e 8 e un 3rd e 7 e permette a Cortez di redimersi e calciare il FG che manda i Raiders nel baratro e fa volare San Francisco.
Prestazione monstre di Owens (12 per 191) e di Garcia (25 su 36, 282 yds e 2 TD), mentre nei Raiders si ha la conferma di una difesa impotente e senza un coordinator che le dia un'identità precisa.
Il drive in OT è un esempio lampante.
Settimana prossima i Raiders vanno nella tana del lupo, a Denver in un Monday Night che si preannuncia impossibile per la squadra californiana.