Huddle Magazine
 

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WEST DIVISION
by Marco Santini

WEEK 7

Team W L T %
San Diego 6 1 0 857

Denver 5 2 0 714
Oakland 4 2 0 667
Kansas City 3 4 0 429

 

34-37
OT

All'Arrowhead Stadium 78.000 spettatori hanno assistito a una delle partite più emozionanti della stagione. Purtroppo per loro non è stata la squadra di casa ad uscire vincitrice.
Alla vigilia Denver gode dei favori del pronostico in virtù di un maggiore equilibrio tra i reparti, mentre i Chiefs si basano su un grande attacco, ma devono fare i conti con la propria difesa che giace ultima in classifica per yards concesse su passaggio e punti subiti.
L'inizio della partita offre uno scenario imprevisto; i Chiefs muovono bene palla contro la difesa dei Broncos, mentre Griese e compagni hanno qualche problema in più sul terreno di gioco.
Il primo tempo si chiude sul 13-6 per KC, grazie alla corsa di Priest Holmes e a un fumble di Portis che porta al primo dei due FG del sempiterno Morten Andersen.
Il terzo quarto è uno show dei due attacchi che segnano TD praticamente ad ogni possesso; prima è Sharpe a ricevere un TD pass da 82 yds, successivamente il poco pubblicizzato FB dei Chiefs Tony Richardson buca la parte destra della difesa bluarancio e realizza da 14 yds portando il parziale sul 20-13 per KC.
E' tempo per la rivincita di Portis che pareggia il conto a 20 con una corsa da due yards, anche se il merito maggiore è del rookie WR Ashley Lelie che con una corsa e una ricezione da oltre 20 yds mantiene vivo il drive.
Trent Green usa poi 4 ricevitori diversi nel possesso seguente, che culmina con il secondo TD di Holmes, sempre dalla corta distanza.
All'inizio del quarto quarto una prima svolta della partita; i Broncos sono costretti al punt che però viene bloccato e Kansas City ha un rigore a disposizione e lo sfrutta ancora con Holmes che porta il punteggio sul 34-20 per i padroni di casa quando mancano 12:46 al termine dll'incontro.
Il quarto quarto è di solito terreno di conquista di Griese che infatti pesca ancora Sharpe in endzone per 28 yds, portando Denver ad una segnatura di distanza.
Sul seguente possesso KC è costretta al punt, ma i Broncos non ne approfittano, arrivando sulle 37 dei Chiefs ma mancando la conversione alla mano del quarto down.
Mancando 6 minuti e mezzo al termine, Kansas City vuole consumare più tempo possibile e riesce a farlo sino a 3:52 dalla fine quando però il drive va in stallo su un terzo e uno, costringendo Andersen a tentare un FG dalle 43 yds che può mettere in ghiaccio la vittoria.
Il calcio è addirittura corto e così i Broncos hanno la possibilità di pareggiare e da grande squadra che sono percorrono le 67 yards che li separano dalla endzone, le ultime due sono percorse da Mike Anderson che realizza il 34 pari!
Nel tempo supplementare le due squadre sono stanche ed infatti nei primi due possessi la catena non si muove, però il bistrattato special team di Denver blocca il punt di Stryzinski e una pass interference di Warfield da 22 yds consegna le chiavi dello stadio a Elam, che dalle 25 spedisce in mezzo ai pali il pallone dell'importantissima vittoria della sua squadra dopo la battuta di arresto contro Miami.
Da segnalare la prova monstre di Shannon Sharpe, uno dei più grandi TE ad aver mai calcato i campi d'America; le sue cifre alla fine recitano 12 ricezioni - 214 yds e 2 TD !!!
Kansas City aveva la partita in mano nel quarto quarto e se l'è lasciata sfuggire dalle mani, soprattutto con il brutto errore di Andersen, però la squadra è in ottima forma e attende l'altra rivale storica, i Raiders, sul proprio campo domenica prossima.

21-26
OT

L'altra sfida divisionale va di scena ad Oakland dove arrivano i Chargers, freschi vincitori all'ultimo secondo di una partita incredibile contro Kansas City.
I Raiders invece sono stati ridimensionati dalla brutta battuta d'arresto di St.Louis, dove la difesa ha mostrato preoccupanti limiti di tenuta e una certa inefficacia contro i passaggi.
Il primo tempo vive sugli errori di Oakland che nonostante due viaggi all'interno della redzone dei Bolts non riesce a realizzare alcun punto. Il piede storto di Janikowski e un intercetto su Gannon sono le cause delle occasioni mancate dagli uomini di Callahan.
Invece è San Diego che va a bersaglio con Brees che trova Caldwell in touchdown dalle 2 yds.
I Chargers sfruttano l'inerzia a loro favore in apertura di terzo quarto, quando si portano sul 14-0 grazie ancora a Brees e a Tomlinson che si intendono a meraviglia e trovano impreparata la difesa nero argento.
A questo punto i "vecchietti" di Oakland vengono punti nell'orgoglio e nel giro di due drive Gannon sale in cattedra, conducendo la sua squadra al pareggio, prima con un passaggio in TD per Jerry Rice e poi uno per Jerry Porter.
I Chargers subiscono il colpo e cominciano a faticare in attacco, Oakland ne approfitta arrivando in raggio da field goal, ma incredibilmente Janikowski spara a lato il FG del possibile vantaggio.
Il "momentum" cambia ancora e Shottenheimer mette in scena il suo film preferito: Palla a Tomlinson.
Il giovane portento guadagna 33 yds nel drive e attirando la difesa su di sè permette a Brees di correre l'ultima yard che separa San Diego dal TD del 21-14.
Gannon non si dà ancora per vinto e con un drive di 82 yards percorse in 1:44 con 8 completi su 9 tentativi dà ad Oakland i punti del pareggio che manda la partita in overtime.
La monetina premia San Diego e Tomlinson non si fa sfuggire l'occasione di andare per la giugulare e con una entusiasmante corsa di 19 yds realizza il touchdown della vittoria, la prima di San Diego da tre anni a questa parte.
I Chargers hanno dimostrato di esserci per davvero, sopratutto per la presenza di Tomlinson ma anche per la maturità mostrata da Brees che sta dimostrando coi fatti di poter diventare un QB franchigia, nonostante sia solo al secondo anno.
I Raiders hanno ancora un record vincente, ma li attende un ciclo terribile dovendo andare a KC la prossima settimana, ricevendo i cugini della baia Niners e poi concludendo a Denver nel Monday Night.
Il pessimismo è latente....