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16-23 |
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I Chiefs sono al loro esordio casalingo, dopo la incredibile vittoria ottenuta la settimana scorsa a Cleveland, con una improbabile corsa del tackle John Tait che ha permesso al "nonno" Morten Andersen di realizzare il FG della vittoria a tempo scaduto.
Siamo quindi in uno degli stadi più "storici" della NFL, l'Arrowhead Stadium, teatro di epiche battaglie e sempre strapieno di tifosi in maglia rossa e con Tomahawk al seguito.
A fare visita sono i Jacksonville Jaguars, squadra falcidiata dal salary cap, ma ancora guidata dalle sapienti mani del QB Mark Brunell.
Inoltre i Jaguars possono contare finalmente su un sano Fred Taylor, che negli ultimi anni è sempre stato afflitto da problemi fisici vari che lo hanno limitato parecchio.
Tatticamente la partita vede le protagoniste affrontarsi in modo quasi speculare, ossia affidarsi alle corse dei loro RB, Taylor appunto e per i Chiefs Priest Holmes, utilizzando gli stessi anche per passaggi a corto raggio; Jacksonville però sfrutta meglio i wide receivers, anche perchè nelle loro fila milita un certo Jimmy Smith, uno dei migliori ricevitori degli ultimi anni nell'intera NFL.
Invece non è molto coinvolto il miglior TE della lega, Tony Gonzalez di KC, che riceve solo 3 palloni in tutta la partita, anche se una di queste è per un touchdown.
La prima metà dell'incontro non regala emozioni particolari, solo una perla di passaggio che permette a J.Smith di segnare il suo primo TD della stagione, in seguito al primo intercetto subito da Trent Green, però il PAT è senza successo.
Due field goal di Andersen e uno di Hepstein fissano il parziale sul 9-6 per JAX.
Il terzo quarto è privo di segnature, anche perchè i Jaguars perdono palla con Taylor e nel drive successivo mancano un FG dalle 43.
Nel quarto quarto, dopo un FG di Andersen che fissa il parziale sul 9-9, nel giro di due possessi Jacksonville esegue due big plays che ammazzano definitivamente l'incontro.
Il primo è un passaggio di Brunell di una ventina di yards per il WR Patrick Johnson, che si libera di un paio di difensori e corre per le altre 59 yards che lo separano dal TD.
Successivamente è Taylor a rubare la scena con una grandissima corsa off tackle da 63 yards che fissa il punteggio sul 23-9, quando al cronometro mancano solo 3 minuti al termine.
Kansas City tenta di rientrare in gara e in 34 secondi percorre il campo, segnando il TD del 23-16 su una ricezione di Tony Gonzalez da 12 yards.
Ora i Chiefs devono affidarsi alla propria difesa per obbligare i Jaguars al punt, ma su un terzo e 2 Taylor conquista il primo down ed essendo KC priva di timeout Brunell può poi inginocchiarsi per far arrivare il cronometro a 0:00.
Vermeil, il capo allenatore di Kansas City, ha ancora molto da lavorare, soprattutto in difesa, perchè le secondarie offrono spesso il fianco ad ampi guadagni di yards, lo si era visto anche a Cleveland.
In attacco l'integrazione di Morton deve ancora migliorare, ma il problema maggiore per i Chiefs è che si trovano in una division molto forte, con Denver, Oakland e San Diego ancora imbattute e sopratutto che hanno dato l'impressione di essere più attrezzate della squadra del Missouri
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24-3 |
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Al Qualcomm Stadium i Chargers salutano i propri tifosi con una convincente vittoria, anche se l'avversario odierno, i
Texans, hanno mostrato di essere poca cosa, nonostante il debutto vittorioso della domenica precedente.
Prestazione dominante della difesa dei Bolts, che, udite udite, costringe il QB David Carr a delle cifre ridicole, ossia 6 completi su 25, 87 yards e 2 intercetti, il tutto condito da ben 9
sacks...insomma il povero Carr ha passato un pomeriggio da incubo, come fosse la volpe il giorno della battuta di caccia.
Non che il resto della truppa se la sia cavata meglio, sono lì a dimostrarlo le 118 yards totali guadagnate da Houston.
I tre LB di San Diego, Seau, Edwards e Leber hanno avuto una giornata divertente, visto che la pressione della linea gli ha consentito di scorrazzare tranquilli per tutto il campo a caccia di giocatori con l'ovale in mano.
La partita si risolve praticamente all'inizio, infatti al primo possesso i Chargers vanno a segno con una ricezione di Curtis Conway da 35
yards, dopo che il drive era stato praticamente condotto dalla coppia
Brees-Tomlinson.
Poi Carr viene intercettato da Seau nella propria metà campo ed il drive di SD parte dalle 6 di
Texans.
Dopo un paio di giochi la palla è sulle 3 e qui avviene quello che non t'aspetti da Schottenheimer e che ovviamente non si aspetta neanche la difesa texana, che si prepara a fermare la corsa di
Tomlinson.
Invece Brees finta l'handoff a Tomli e consegna la palla a Conway in una azione di reverse e così il #80 dei Chargers può tranquillamente passeggiare indisturbato in
endzone, portando il punteggio sul 14-0.
A questo punto a Houston non rimane che mettere la palla in aria per cercare di recuperare, ma le cifre che abbiamo mostrato prima, danno l'idea di quanto ci siano riusciti.
Anche l'attacco di San Diego però non affonda più di tanto e l'ultima emozione la regala il DE Raylee Johnson dei
Chargers, che ricopre un fumble in endzone e realizza i punti del 24-3 finale.
Ovviamente i Chargers sono attesi al confronto con squadre più attrezzate dei
Texans, ma le note positive sono state molte, a cominciare da Tomlinson, che ha corso per oltre 80 yards per continuare con l'intesa tra il giovane QB Brees e il WR Conway che ha fruttato 113 yards e un
touchdown.
Della difesa abbiamo già parlato, nonostante l'assenza di Harrison per ora la secondaria si è ottimamente comportata e un ulteriore miglioramento è atteso con l'innesto della prima scelta, il CB Quentin Jammer che ha saltato tutto il training camp e la prima partita stagionale a causa del mancato accordo contrattuale con la franchigia californiana.
Tutti aspettiamo finalmente di vedere in campo questo autentico fenomeno, di certo avrà parecchie difficoltà ad inserirsi nell'impianto e negli schemi difensivi e ora per lui è cominciata la corsa contro il tempo.
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23-31 |
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I Broncos non smettono di stupire,
mentre i niners confermano tutti i nefasti presagi portati dal season
opener contro i Giants.
Dopo un primo quarto di "studio", come si usa dire, San
Francisco apriva le danze con un passaggio di Garcia per Owens, a
coronamento di un drive che aveva visto Barlow finalmente guadagnare
un po' di terreno con una bella corsa da 31 yards. La difesa niners
conteneva bene la reazione di Denver, ma alla fine del quarto Elam
riusciva comunque ad accorciare le distanze. Il terzo quarto si apriva
con i Broncos al TD del sorpasso con Griese, finalmente continuo per
tutta la partita, che trovava Mike Anderson in end zone. Era la difesa
Broncos a salire in cattedra, intercettando Garcia praticamente in end
zone e dando a Denver tutto l'entusiasmo necessario ad allunagare le
distanze con una corsa di Olandis Gary. Un secondo passaggio in TD di
Griese portava i Broncos a distanza di sicurezza, e la meta di Garcia
a poco meno di due minuti dal termine non faceva altro che rendere la
sconfitta meno amara ai San Francisco.
Confermata la difesa granitica e veloce mostrata contro i Rams, Denver
ha mostrato anche un attacco concreto e convincente, in grado di
caricarsi sulle spalle il peso della partita e non lasciandop mai il
pallino del gioco ai 49ers.
San Francisco ora medita su queste due prime partite, che hanno aperto
una valanga di interrogativi su una squadra che sembrava ad un passo
dal ritornare ai fasti di una volta. L'asse Garcia-Owens fatica a
svilupparsi, ed il gioco di corsa e' asfittico, rendendo l'attacco
californiano prevedibile. Forse indugiare meno sulla West Coast
Offense non sarebbe una mossa cosi' avventata, dato che ad affrontare
i maestri di questo sistema tutti si preparano al meglio, e quest'anno
gli avversari sembrano aver trovato la chiave per contenere questo
tipo di attacco.
by Massimo Foglio
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30-17 |
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Rich Gannon si è
presentato in sala stampa in ritardo perchè ha dovuto tenere del
ghiaccio più a lungo del solito sul suo braccio destro, 'distrutto'
dopo essere andato al lancio per ben 64 volte. Di questi tentativi ben
43 sono andati a segno, fruttando 403 yd ai predoni californiani i
quali hanno proseguito sulla strada indicata la scorsa settimana dai
campioni del mondo di New England, cioè quella della via aerea, con
passaggi corti nella zona linebackers e stando lontani dalla superba
run defense degli Steelers. Per la squadra del nuovo coach Bill
Callahan la vittoria in Pennsylvania è l'ennesimo attestato della
bontà dell'organico e dei propri veterani ed un ennesimo segnale di
come Oakland sia decisa a riprendere il discorso interrotto
bruscamente nei playoffs dello scorso campionato a Foxboro. In casa
Steelers, di contro, tutte le spie di allarme sono accese ed il bye di
questa settimana viene a proposito per cercare di porre rimedio alle
enormi falle sulla pass defense e ad elaborare un diverso piano di
gioco difensivo. Oltre a Gannon (1 td e 2 int) in grande evidenza nei
Raiders Jerry 'World' Rice con 94 yd in 11 ricezioni, pur se il
personale MVP è Joey Porter, LB Steelers, le cui statistiche recitano
11 tackles, 3 sacks e 2 intercetti : semplicemente fantastico ! Dopo
il fg di Sebastian Janikowski (41) è stato Hines Ward a realizzare su
pass da 34 yd di Kordell Stewart (18 su 34, 201 yd, 2 td ed 1 int)
prima che Charlie Garner riportasse avanti Oakland con una corsa da 36
yd. Nel 2° quarto Jerry Porter (21 yd da Gannon) e Todd Peterson (46
yd, primo fg stagionale per lui) mandavano le squadre al riposo sul
17-10 Raiders. Al rientro Janikowski allungava (45) ma Ward (5 da
Stewart) andava ancora a segno in chiusura di 3° quarto e Pittsburgh
calciava il kickoff, in apertura di ultimo periodo, con l'inerzia,
subito spazzata via dal ritorno di Terry Kirby da 96 yd. Ancora
Janikowski chiudeva il risultato con un altro fg, questa volta da 27
yd.
by Giancarlo Rancati
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