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21-13 |
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Per tre quarti Miami ha
dimostrato di voler puntare in alto in questa stagione, ma dovrà evitare
il rilassamento che ha permesso a Indianapolis di rientrare in partita nel
finale.
Leader indiscussi dei Dolphins in trasferta a Indianapolis sono Jay
Fiedler e Ricky Williams. Il qb non molto amato dai tifosi di Miami (ma
ricordiamoci sempre le "scarpe che deve riempire") sta
dimostrando di valere molto di più di quello che tutti (me incluso)
credevano mentre il runningback arrivato dai Saints non deve affatto
dimostrare la sua forza e la sua abilità e non fa di certo rimpiangere
tutti i soldi per cui viene pagato.
Indianapolis? Due quarti in balia assoluta dei Dolphins, senza particolari
segni di reazione e con qualche timido segnale di ripresa nel quarto
quarto, ma non sufficiente a battere Miami.
La partita inizia subito nel segno di Jay Fiedler che dopo un bel drive da
73 yards segna personalmente il primo td della partita con una corsa di
una yard.
I Colts non hanno reazioni e l'unico con voglia di giocare sembra E. James
(138 su corsa e 82 su passaggio per lui alla fine), Manning sparacchia e
ogni tanto ci azzecca su Harrison, ma anche sui db dei Dolphins che
cominciano la serie di intercetti (tre alla fine).
Miami recupera la palla a centrocampo (in gergo calcistico) e Fiedler
dirige la sinfonia in verde/arancio e chiude l'opera con un pass sul tight
end Conrad che riceve la sua unica palla della giornata, ma e' quella che
conta. 14-0 Miami e fine primo quarto.
Nel secondo quarto Miami e' in controllo totale della partita, Williams
porta palla con scioltezza (132 + 62 su pass per lui) e segna il td del
21-3 ricevendo da Fiedler un ottimo passaggio. Cosa ho dimenticato? Ah si,
il field goal di Vanderjagt da 25 yards che non placa certo i numerosi
buhhhhh dei tifosi all'uscita dal campo dei Colts.
Cosa stara' dicendo ai suoi giocatori Dungy nell'intervallo? Visto come va
il terzo quarto crediamo proprio niente!!!!
Indianapolis non muove la palla e Miami fallisce qualche occasione per
chiudere la partita (fg sbagliato di Mare e intercetto di Fiedler).
Solo alla fine i Colts danno segni di risveglio e approfittano del cambio
di copertura su Harrison (dovuto ad infortunio del cb titolare) per
cominciare a muovere l'attacco e cosi' arriva il td del ricevitore con 9
minuti ancora da giocare e punteggio sul 21-10.
I tifosi ci sperano, un po' meno i giocatori e l'ultimo segnale e' il
secondo field goal di Vanderjagt che porta la sua squadra ad un td di
distanza dai Dolphins, ma senza mai impensierire realmente Miami.
Devo ammettere che non mi aspettavo dei Dolphins così tonici, ma neanche
dei Colts così arrendevoli che non sono riusciti a trovare il bandolo
della matassa per tutto il primo tempo.
Cosa preoccupa? Che la sconfitta coincida con due prestazioni brillanti di
Harrison (144 yards) e James (220 yards) e se neanche loro possono nulla
allora sarà dura puntare alla post season per i Colts.
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24-3 |
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Al Qualcomm Stadium i
Chargers salutano i propri tifosi con una convincente vittoria, anche se
l'avversario odierno, i Texans, hanno mostrato di essere poca cosa,
nonostante il debutto vittorioso della domenica precedente.
Prestazione dominante della difesa dei Bolts, che, udite udite, costringe
il QB David Carr a delle cifre ridicole, ossia 6 completi su 25, 87 yards
e 2 intercetti, il tutto condito da ben 9 sacks...insomma il povero Carr
ha passato un pomeriggio da incubo, come fosse la volpe il giorno della
battuta di caccia.
Non che il resto della truppa se la sia cavata meglio, sono lì a
dimostrarlo le 118 yards totali guadagnate da Houston.
I tre LB di San Diego, Seau, Edwards e Leber hanno avuto una giornata
divertente, visto che la pressione della linea gli ha consentito di
scorrazzare tranquilli per tutto il campo a caccia di giocatori con
l'ovale in mano.
La partita si risolve praticamente all'inizio, infatti al primo possesso i
Chargers vanno a segno con una ricezione di Curtis Conway da 35 yards,
dopo che il drive era stato praticamente condotto dalla coppia
Brees-Tomlinson.
Poi Carr viene intercettato da Seau nella propria metà campo ed il drive
di SD parte dalle 6 di Texans.
Dopo un paio di giochi la palla è sulle 3 e qui avviene quello che non
t'aspetti da Schottenheimer e che ovviamente non si aspetta neanche la
difesa texana, che si prepara a fermare la corsa di Tomlinson.
Invece Brees finta l'handoff a Tomli e consegna la palla a Conway in una
azione di reverse e così il #80 dei Chargers può tranquillamente
passeggiare indisturbato in endzone, portando il punteggio sul 14-0.
A questo punto a Houston non rimane che mettere la palla in aria per
cercare di recuperare, ma le cifre che abbiamo mostrato prima, danno
l'idea di quanto ci siano riusciti.
Anche l'attacco di San Diego però non affonda più di tanto e l'ultima
emozione la regala il DE Raylee Johnson dei Chargers, che ricopre un
fumble in endzone e realizza i punti del 24-3 finale.
Ovviamente i Chargers sono attesi al confronto con squadre più attrezzate
dei Texans, ma le note positive sono state molte, a cominciare da
Tomlinson, che ha corso per oltre 80 yards per continuare con l'intesa tra
il giovane QB Brees e il WR Conway che ha fruttato 113 yards e un
touchdown.
Della difesa abbiamo già parlato, nonostante l'assenza di Harrison per
ora la secondaria si è ottimamente comportata e un ulteriore
miglioramento è atteso con l'innesto della prima scelta, il CB Quentin
Jammer che ha saltato tutto il training camp e la prima partita stagionale
a causa del mancato accordo contrattuale con la franchigia californiana.
Tutti aspettiamo finalmente di vedere in campo questo autentico fenomeno,
di certo avrà parecchie difficoltà ad inserirsi nell'impianto e negli
schemi difensivi e ora per lui è cominciata la corsa contro il tempo.
By Marco Santini
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16-23 |
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I Chiefs sono al loro
esordio casalingo, dopo la incredibile vittoria ottenuta la settimana
scorsa a Cleveland, con una improbabile corsa del tackle John Tait che ha
permesso al "nonno" Morten Andersen di realizzare il FG della
vittoria a tempo scaduto.
Siamo quindi in uno degli stadi più "storici" della NFL, l'Arrowhead
Stadium, teatro di epiche battaglie e sempre strapieno di tifosi in maglia
rossa e con Tomahawk al seguito.
A fare visita sono i Jacksonville Jaguars, squadra falcidiata dal salary
cap, ma ancora guidata dalle sapienti mani del QB Mark Brunell.
Inoltre i Jaguars possono contare finalmente su un sano Fred Taylor, che
negli ultimi anni è sempre stato afflitto da problemi fisici vari che lo
hanno limitato parecchio.
Tatticamente la partita vede le protagoniste affrontarsi in modo quasi
speculare, ossia affidarsi alle corse dei loro RB, Taylor appunto e per i
Chiefs Priest Holmes, utilizzando gli stessi anche per passaggi a corto
raggio; Jacksonville però sfrutta meglio i wide receivers, anche perchè
nelle loro fila milita un certo Jimmy Smith, uno dei migliori ricevitori
degli ultimi anni nell'intera NFL.
Invece non è molto coinvolto il miglior TE della lega, Tony Gonzalez di
KC, che riceve solo 3 palloni in tutta la partita, anche se una di queste
è per un touchdown.
La prima metà dell'incontro non regala emozioni particolari, solo una
perla di passaggio che permette a J.Smith di segnare il suo primo TD della
stagione, in seguito al primo intercetto subito da Trent Green, però il
PAT è senza successo.
Due field goal di Andersen e uno di Hepstein fissano il parziale sul 9-6
per JAX.
Il terzo quarto è privo di segnature, anche perchè i Jaguars perdono
palla con Taylor e nel drive successivo mancano un FG dalle 43.
Nel quarto quarto, dopo un FG di Andersen che fissa il parziale sul 9-9,
nel giro di due possessi Jacksonville esegue due big plays che ammazzano
definitivamente l'incontro.
Il primo è un passaggio di Brunell di una ventina di yards per il WR
Patrick Johnson, che si libera di un paio di difensori e corre per le
altre 59 yards che lo separano dal TD.
Successivamente è Taylor a rubare la scena con una grandissima corsa off
tackle da 63 yards che fissa il punteggio sul 23-9, quando al cronometro
mancano solo 3 minuti al termine.
Kansas City tenta di rientrare in gara e in 34 secondi percorre il campo,
segnando il TD del 23-16 su una ricezione di Tony Gonzalez da 12 yards.
Ora i Chiefs devono affidarsi alla propria difesa per obbligare i Jaguars
al punt, ma su un terzo e 2 Taylor conquista il primo down ed essendo KC
priva di timeout Brunell può poi inginocchiarsi per far arrivare il
cronometro a 0:00.
Vermeil, il capo allenatore di Kansas City, ha ancora molto da lavorare,
soprattutto in difesa, perchè le secondarie offrono spesso il fianco ad
ampi guadagni di yards, lo si era visto anche a Cleveland.
In attacco l'integrazione di Morton deve ancora migliorare, ma il problema
maggiore per i Chiefs è che si trovano in una division molto forte, con
Denver, Oakland e San Diego ancora imbattute e sopratutto che hanno dato
l'impressione di essere più attrezzate della squadra del Missouri
By Marco Santini
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13-21 |
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Dopo una inaspettata sconfitta nell'opener
contro gli Houston Texans, i Dallas Cowboys aprono la loro stagione al
Texas Stadium con una convincente vittoria contro i Tennessee Titans.
Giocatore chiave per Dallas e' stato il QB Quincy Carter che ha concluso
la partita con delle ottime statistiche: 14/24 240 yds 2 TD 0 INT.
Tra le prestazioni individuali, da segnalare anche la partita di Galloway
per Dallas che ha realizzato 5 ricezioni per 88 yds e 1 TD e quella di
Mason per i Titans che ha chiuso con 7 ricezioni per 188 yds.
Ma veniamo alla breve cronaca della partita che e' iniziata con 4 drive
inefficienti da parte delle due squadre le quali hanno inizialmente fatto
fatica a muovere il proprio attacco, grazie alle buone coperture delle
difese avversarie.
Il punteggio si sblocca alla fine del primo quarto grazie ad un ottimo
drive dei Titans che, partendo dalla proprie 15 yds, riescono ad imbastire
una buona serie di azioni, in particolare grazie all'intesa tra Mc Nair e
Mason, che porteranno a 3 ricezioni per 61 yds solo in questo singolo
drive, permettendo poi a Tennessee di realizzare il primo TD della partita
su una play-action di McNair che porta alla ricezione vincente di Wycheck.
La reazione dei Cowboys non si fa certo attendere ed alternando una buona
combinazione di passaggi di Carter e di corse del sempre presente Smith
riescono a portare a casa 7 punti con la stessa azione dei Titans ovvero
una play-action che si concude con un TD pass di Carter per McGee.
Nel drive successivo dei Titans Mc Nair si infortuna su una azione di
corsa uscendo dal campo e andando a sbattere sulla sideline dei Cowboys
riportando una lieve commozione cerebrale.
Tocca quindi al veterano Neal O'Donnell prendere in mano le redini del
comando nell'attacco di Tennessee e continuare il drive iniziato da McNair
permettendo cosi' a Nedney di realizzare un FG da 37 yds che riporta in
vantaggio i Titans.
Dallas non riesce sul successivo possesso a combinare nulla di buono pur
avvicinandosi al raggio da FG, venendo pero' costretti al punt dalla
difesa dei Titans proprio quando erano ad un passo dalla possibilita' di
provare a mettere punti sul tabellone.
Il primo tempo si conclude quindi con Tenessee in vantaggio per 10-7.
Alla ripresa delle operazioni i Titans rimettono in campo McNair che
sembra essersi ripreso dall'infortunio, ma nel secondo drive del terzo
quarto lancia un passaggio inteso per Mason che viene pero' ricevuto da
Coackley ( LB di Dallas) e riportato direttamente in end zone per un TD
che spezza l'equilibrio e fornisce a Dallas l'inerzia della partita
Infatti mentre Tennesse non riesce piu' a riprendere in mano il proprio
gioco d'attacco, Dallas colpisce ancora con il secondo Td Pass di Carter,
ricevuto da Galloway che porta il punteggio su un comodo 21-10 per Dallas
con 11:25 da giocare sul cronometro della partita.
Nonostante i propri sforzi, e grazie soprattutto all'ottima difesa dei
Cowboys che copre molto bene sui passaggi, Tennessee non riesce piu' ad
avvicicinarsi alla red zone di Dallas dovendosi accontentare di un FG di
Nedney dalle 52 yds che portano il punteggio finale sul 21-13 per i
texani.
Vittoria sicuramente meritata per Dallas che ha dimostrato di essere una
buona squadra e per i quali forse l'opener contro i Texans e' stato solo
un incidente di percorso.
La prestazione di Carter puo' infondere fiducia al resto dell'attacco, che
comunque puo' ancora contare su Emmitt Smith, che non sara' piu' il
giocatore di qualche anno fa, ma quando serve e' sempre in grado di dare
il suo contributo. La difesa ha fatto una buona partita soprattutto nel
finale, quando Tennesse e' stata costretta ad aprire il gioco di passaggio
senza riuscire pero' ad ottenere gradi risultati.
Per quanto riguarda i Titans, la partita e' stata sicuramente segnata
dall'infortunio di McNair che ha scombussolato i piani di Tennessee e che
forse e' stato la causa dell'intercetto che e' poi risultato decisivo per
le sorti della partita. Nelle dichiarazioni post partita da notare la
soddisfazione dell'head coah di Dallas Dave Campo che loda la prestazione
del suo QB descrivendolo come un vero combattente in grado di portare la
squadra al successo in ogni occasione.
Le prossime partite dei Cowboys saranno quindi l'occasione per Carter di
dimostrare che la fiducia del suo allenatore e' ben riposta.
By Gabriele Garoldi
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