Huddle Magazine
 

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EAST DIVISION
by Mauro Rizzotto

WEEK 6

Team W L T %
Miami 5 1 0 833
New England 3 3 0 500

Buffalo 3 3 0 500
N.Y. Jets 1 4 0 200

 

28-10

Vogliamo semplificare al massimo? Semplifichiamo al massimo. Brett Favre ha lanciato 3 touchdowns, Tom Brady ha lanciato 3 intercetti. E, per spiegarel apartita, non ci sarebbe bisogno di molto altro. Perché tanto precisi e "cattivi" sono stati i Packers, quanto fallosi e "molli" sono stati i Patriots. Che hanno perso la terza partita consecutiva. Che per la quarta volta di fila hanno subito oltre il lecito il running game avversario. Che guardano i Dolphins sfuggire in classifica mentre loro, i campioni in carica, si vedono raggiunti dai Bills, guidati da chi? No, quel nome non si può dire, è meglio di no. Specialmente non nel momento in cui la strada di Tom Brady, finora lastricata solo di gloria, sta iniziando a trovare i primi ostacoli.
Il giovane quarterback nelle ultime tre gare sta soffrendo, e con lui tutto il team. Decisioni sbagliate, errori, ed un atteggiamento sbagliato, quasi arroganza, forse comprensibile in un ragazzo che alla sua prima stagione da pro si è trovato ad alzare il Lombardi Trophy, e che ora, improvvisamente, si trova di fronte alle prime vere difficoltà. Ad esempio, i Pats non riescono più a correre come prima: Antonwain Smith ieri ha chiuso a 75 yds, ma in generale la sua incisività è inferiore a quella dello scorso anno. Ancora, non riescono più a difendere come prima: anche ieri gli avversari hanno corso a ripetizione addosso alla difesa, ed Ahman Green ha chiuso con 136 yards e 1 TD sulla terra. Nemmeno l'attacco è lo stesso: contro i Packers rientrava Troy Brown, ma né lui né Branch, i due ricevitori migliori, sono andati sopra le 40 yards totali, contro una difesa decimata dagli infortuni e che sta facendo molta fatica quest'anno (e ieri mancavano anche entrambi i defensive end titolari, Holliday e Johnson). E se ci si mettono anche gli errori (ieri 4 palle perse ed un numero troppo elevato di penalità, che hanno portato anche a due segnature di Green Bay), allora diventa difficile.
Logico che poi chi ci fa la figura peggiore è Brady. Che ieri ha anche pagato, e con gli interessi, il fatto che dall'altra parte del campo c'era un certo uomo con la maglia numero 4. Che ieri ha superato Elway nella classifica ogni epoca del passaggi in TD (ora è a 301, terzo solo a Fran Tarkenton, forse raggiungibile, a quota 342 ed a Dan Marino, fuori portata a 420). Che ieri ha raggiunto la sua 163 gara consecutiva da starter (record per un qb), mentre Brady è a 23. E che ieri gli ha mostrato come si fa sul serio. Favre, alla fine, non ha raggiunto cifre esaltanti (solo 147 yards), ma ha lanciato 3 TD, e con una ottima percentuale (17/27, contro il 24/44 di Brady). Ma è soprattutto l'intangibile che conta: "Cosa significa essere terzo nella lista all-time? Significa che sto giocando, e producendo, e che noi stiamo vincendo. Tutto qui. Ciò che importa è vincere".
I Packers, ora, sono 5-1, ed una delle squadre favorite della NFC. I patriots, invece, hanno molte meno certezze, e arrivano al loro turno di riposo in una situazione di classifica non esaltante, distanziati di due partita da Miami ed appaiati a Buffalo, le due squadre che si sfideranno domenica prossima. E anche decidere per chi tifare, a questo punto, diventa un bel problema...