NCAA COLLEGE FOOTBALL |
Mid season report
Mancano esattamente 75 giorni all'Orange Bowl, che
il 3 gennaio 2001 assegnerà il titolo nazionale del college football e
quest'anno il lotto di squadre che hanno ancora la possibilità di andare
a Miami a giocarsi la corona è veramente ben nutrito. A rendere la
situazione più semplice e chiara non serviranno probabilmente neanche le
prima classifiche computerizzate della stagione della BCS che usciranno
domenica, e che da qualche anno hanno sostituito i voti di allenatori e
giornalisti nello stabilire le due finaliste. Fra i college maggiori ci sono ancora 4 squadre imbattute: al numero 1 di entrambi i ranking (quello dei giornalisti e quello degli allenatori), ci sono i Cornhuskers di Nebraska (6 vittorie e nessuna sconfitta), perenne potenza del college football, guidati dal principale candidato all'Heisman Trophy, il quarterback Eric Crouch, le cui eroiche azioni nel finale hanno aiutato i rossi di Lincoln a espugnare il Notre Dame Stadium nell'unica partita veramente difficile per gli Huskers fino a questo momento, una vittoria per 27-24 dopo un supplementare in cui gli ospiti si erano trovati addirittura sotto di 3 (nel college football non esiste il sudden death). Una delle partite più belle della stagione, quella giocata a Southbend, con Nebraska che dopo essersi trovata avanti per 21-7 nel terzo quarto ha dovuto affidarsi alle magie del junior di Omaha, (Crouch, appunto) che ha chiuso la partita con una corsa da touchdown da 15 yards, portando il suo bottino personale per la giornata a 80 yards corse e 103 lanciate. Ma test ancora più duri attendono i Cornhuskers, che dopo la sfida sulla carta comoda contro Baylor nel week-end, dovrà affrontare I Sooners di Oklahoma in trasferta il 28 ottobre in un match che sarà decisivo per le sorti di entrambe le squadre, e potrebbe addirittura essere replicato a fine stagione per il titolo della Big 12, se, come è prevedibile, le 2 università finiranno in cima alle classifiche della conference. Proprio i Sooners (anche per loro 6 vittorie e nessuna sconfitta) sono un altro fra i maggiori candidati per la gitarella di inizio anno a Miami; per loro un vantaggio in più rispetto a Nebraska, la vittoria già ottenuta sui difficili Wildcats di Kansas State, probabilmente eliminati dalla corsa per il titolo proprio dalla sconfitta casalinga di sabato scorso contro Oklahoma, ma avversario molto ostico da superare per Nebraska quando le 2 università si affronteranno a Manhattan, nel Kansas, l'11 novembre. La squadra allenata da Bob Stoops (chiamato dopo anni di declino a riportare il programma ai fasti del passato sotto la guida di grandi nomi come Bud Wilkinson e Barry Switzer) è guidata da un altro dei favoriti all' Heisman, il quarterback Josh Heupel e da una difesa capace di limitare uno dei migliori attacchi sui passaggi della nazione, quello di Kansas State guidato da Jonathan Beasley, a 211 yards con 2 intercetti; tutto ciò insieme ha portato Oklahoma al numero 3 del ranking per la prima volta dal 1988. Ma la strada verso la Florida è ancora lunga e impervia, mentre è probabilmente un po' più semplice quella degli Hokies di Virginia Tech, (anche per loro 6 vittorie e nessuna sconfitta) che provengono da una conference più facile, la Big-East, e se vogliono avere un'altra chance al titolo dopo essere stati demoliti l'anno scorso nel Sugar Bowl da Florida State e dalle gambe di Peter Warrick, devono segnarsi sul calendario il 4 novembre, giorno della sfida con gli Hurricanes di Miami, che potrebbero rientrare nella corsa verso il titolo proprio con una vittoria su Virginia Tech. La squadra allenata da Butch Davis era uscita dall'elite dopo una brutta sconfitta contro gli Huskies di Washington il 9 settembre per 34 a 29 ma vi è rientrata bruscamente con la vittoria a sorpresa su uno dei principali favoriti della stagione, i campioni in carica di Florida State nel tradizionale derby della Florida. I Seminoles, che avevano la settimana prima sostituito Nebraska al numero uno, sono stati traditi dal giovane kicker Matt Munyon (il sostituto di Sebastian Janikowski, discusso calciatore ora in forza ai Los Angeles Raiders), colpevole di un errore dalle 49 yards allo scadere che avrebbe portato il match ai supplementari. E dire che i Seminoles ai field-goals di poco larghi sulla destra allo scadere sono abituati: hanno perso in questo stesso modo due titoli nazionali nel 1991 e 92 e probabilmente questo errore avrà lo stesso effetto: pur avendo lo stesso record degli Hurricanes, infatti, Florida State ha meno "cartucce" a disposizione (nessun'altra partita contro squadre da titolo), mentre Miami ha ancora da giocare contro Virginia Tech; per la squadra allenata dall'anziano Bobby Bowden, l'unica possibilità è sperare che le altre perdano un po' tutte, per rientrare in corsa in extremis. Da citare fra le favoritissime mancano solo i Tigers di Clemson (7 vittorie e nessuna sconfitta), che veramente nessuno si aspettava di trovare ancora in corsa a questo punto; merito soprattutto di un calendario non difficilissimo e della coppia Woody Dantzler-Travis Zachery (quarterback e runningback), capaci di segnare 22 touchdown di corsa in due in 7 partite in questa stagione; anche per Clemson il giorno della verità è il 4 novembre; la loro trasferta a Tallahassee in quella giornata per l'incontro con i Seminoles deciderà infatti il loro futuro e sarà una dura prova per le ambizioni dei Tigers di finire la stagione imbattuti e andare a Miami. Alle spalle di tutte queste squadre ci sono Oregon, Washington e altre, ma le loro possibilità sono piuttosto scarse e si basano soprattutto sulle speranze di combinazioni strane di sconfitte delle prime per avvantaggiarsi. Tutta la nazione la sera del 3 gennaio avrà gli occhi puntati su Miami; mai come quest'anno la lista dei pretendenti è lunga e la situazione confusa, saranno le grandi sfide del finale di stagione a fare un po' di dovuta luce. Matteo Gandini |