NFL DRAFT 2001
21/22 Aprile - Madison Square Garden - New York City

Sabato 21 e domenica 22, al Madison Square Garden - New York City, è andato in scena il Draft NFL 2001. La grande "fiera dei sogni", il giorno in cui le speranze dei giovani giocatori incrociano quelle delle squadre. Sette giri di chiamate, 246 giocatori complessivamente scelti dalle 31 franchigie NFL, tra tensioni, telefonate, trades, dubbi, riflessioni e ripensamenti. E analisti. Tanti, tutti pronti a radiografare tutto e a dare il proprio giudizio su ogni giocatore, ogni mossa, ogni giro, ogni squadra. Poteva mancare Huddle? :-)

Come noto, il gran ballo quest'anno è iniziato il giorno prima del draft, venerdì. Quando cioè i San Diego Chargers, detentori della prima scelta assoluta, hanno accettato di cederla agli Atlanta Falcons in cambio della loro prima (quinta assoluta), di un altro paio di picks e di Tim Dwight, WR/PR/KR nemmeno tanto scarso. E siccome quest'anno la prima scelta assoluta aveva già l'etichetta con stampata sopra il nome di Michael Vick, qb (foto), in uscita da Virginia Tech dopo solo due anni di college e con il bollino di superstar già appiccicato in fronte, il botto è stato fragoroso.
E Vick è stato, in effetti, la prima scelta. Dopodiche il draft ha esaurito le sue certezze, dal momento che dopo il giovane quarterback i valori in campo si presentavano molto livellati, pur in presenza di una classe abbastanza ricca soprattutto nelle posizioni di WR e OL.

Si è comunque capito subito una cosa: i Baltimore Ravens hanno fatto tendenza. Dei primi 15 giocatori selezionati, infatti, ben 8 sono risultati uomini di difesa: DE per Cincinnati (n°4), San Francisco (7) e Green Bay (10); DT per Cleveland (3, il micidiale Gerald Warren, da Florida), New England (6), St. Louis (12) e Jacksonville (13); LB per Carolina, che con il n° 11 è riuscita a prendere l'ottimo Dan Morgan, da Miami. In tutto, nei primi 10, sono stati scelti 9 uomini di linea, contando anche gli OT scelti da Arizona (col 2) e Tampa Bay (14). Il resto sono 3 WR (David Terrell da Michigan, a Chicago col n°8, Koren Robinson da North Carolina State, a Seattle con il 9 e Rod Gardner da Clemson, a Washington con il 15), 1 runner (LaDainian Tomlinson, preso col 5 dai Chargers), e Michael Vick.

Ma come dicono gli esperti, il draft si vince di domenica e, una volta chiuso il baraccone, preso atto che Mr. Irrilevant (il nick che viene affibbiato all'ultimo giocatore scelto) quest'anno è Tevita Ofahengaue, TE da BYU, preso dai Cardinals, si possono iniziare a fare alcune considerazioni.

I pareri quasi unanimi convergono su un punto: il draft migliore è stato quello dei Seattle Seahawks. I giocatori scelti sono stati definiti come "il miglior gruppo di talenti scelto nel draft di quest'anno, e forse anche degli ultimi anni". Il cambiamento che Mike Holmgren sta apportando alla squadra, in effetti, ha ricevuto un impulso ancora maggiore dal draft day, dopo che pure durante la free agency erano arrivati nomi del calibro di Matt Hasselbeck, Levon Kirkland, John Randle e Marcus Robertson.
Già sabato, con le sue due scelte al primo giro, "Baffone" Holmgren ha infatti aggiunto due presumibili titolari in attacco come il già citato Robinson e la guardia ex-Michigan Steve Hutchinson. E poi ha proseguito scegliendo ottimi prospetti come Ken Lucas (CB da Mississippi), Heath Evans (FB da Auburn) e Josh Booty (QB da LSU).


E dopo? Non solo i Seattle Seahawks sono usciti bene dal draft, anzi. Ecco chi, domenica sera, aveva motivi per festeggiare:

Atlanta Falcons - hanno avuto quello che volevano, e quello di cui avevano bisogno: un potente catalizzatore per invertire il trend al ribasso che ha investito la franchigia dal momento del fischio finale del Superbowl 1998. I Falcons e Vick possono essere degli ottimi sposi, perchè nessuno dei due ha eccessiva fretta, sempre che il fisico di Chris Chandler continui a reggere. Il fatto di giocare in un dome può esaltare le doti atletiche di Vick, quando sarà pronto per giocare, Chandler può essere un buon tutor, Dan Reeves, anche se questo potrebbe essere il suo ultimo anno su di una sideline, un buon maestro. La squadra va rimessa in piedi, ma si può fare. Ed avendo come base da cui partire un franchise player come il giovane quarterback, magari è anche più semplice: i free agents non vanno volentieri nei "buchi neri" (Arizona e Cincinnati ne sanno qualcosa).

St.Louis Rams - difesa, difesa e ancora difesa: questo serviva agli arieti, dopo i disastri della stagione trascorsa. E difesa è stata. Trent Green è stato impacchettato verso KC (anche a prezzo scontato, rispetto alle richieste della vigilia...) e le tre prime scelte sono state investite in tre giocatori che potrebbero essere titolari della defensive squad fin dal primo giorno di campionato: oltre a Lewis (foto), sono infatti arrivati Adam Archuleta (S) e Ryan Pickett (DT). E, in più, alcune colossali operazioni di free agency (Aeneas Williams arrivato dai Cardinals, Kim Herring dai Ravens, Mark Fields dai rivali di division Saints). La fotografia migliore dei Rams di oggi è questa: "The Rams got quicker, younger and better".

San Diego Chargers - ok, magari è stata solo fortuna, ma intanto nel giro di un giorno, dal venerdì al sabato, i Chargers sono passati dal dubbio di essere diventati "i Portland Trail Blazers della NFL" alla certezza di avere acquisito due dei migliori prospetti del draft in due ruoli che definire chiave è riduttivo. Drew Brees (QB da Purdue) e LaDainian Tomlinson (RB da TCU), se tutto va secondo i piani possono aver sistemato i Chargers per una decina d'anni. Brees è un QB che può imparare molto da Doug Flutie, e che comunque già possiede un potenziale elevato. Tomlinson è un runner che ha le 1000 yards nelle gambe. E per una squadra che non ha esplosivi nel backfield da anni, non è male.
Di fronte a ciò, la rinuncia ad una superstar fa un po' meno male.


Tra i soddisfatti credo possano piazzarsi anche i Bucs. Avevano una sola esigenza grossa: OT. Una trade con Buffalo li ha portati ad acchiappare Kenyatta Walker, da Florida, che se non era il meglio disponibile ci andava vicino. E poi altre buone scelte in seguito. Adesso a Tampa Bay sono davvero sistemati (e bene) in tutte le posizioni del roster. Il problema maggiore sembra quello di non fare la fine dei Redskins dello scorso anno, schiacciati dalle attese eccessive. Ma questo non è un problema da draft.

Personalmente (forse da tifoso?) ho apprezzato molto anche il draft dei Miami Dolphins, poco citato nei commenti del giorno dopo. Ma Wannstedt e Spielman hanno fatto un buon lavoro, colpendo mirati i buchi della squadra cercando i migliori atleti disponibili. Così nei primi due giri sono arrivati Jamal Fletcher e Chris Chambers, CB e WR da Wisconsin, due buoni OL in Draper e Winey, un runner futuribile in Travis Minor, profondità nei linebackers con Greenwood e Crowell ed in linea di difesa con Leverette. Ed anche il tanto invocato sangue fresco in cabina di regia, con la scelta di Josh Heupel, QB degli Oklahoma Sooners, secondo classificato all'Heisman Trophy di quest'anno. Per la cronaca, il vincitore dell'Heisman, il QB Chris Weinke, è stato scelto dai Carolina Panthers, evidentemente non entusiasti di Jeff Lewis, unico qb affidabile a disposizione dopo il taglio di Steve Beuerlein.

Sugli insoddisfatti, tanti candidati (Bengals: tanto, qualsiasi cosa prendano, ogni anno poi non cambia nulla; Titans: quando parti a scegliere dalla 60esima posizione è dura avere un impatto, ma un po' meglio si poteva fare; Colts: serviva aiuto in difesa, perché scegliere un WR, seppur il più che buono Reggie Wayne al primo giro?) ma sui peggiori il coro è unanime, ed il dito è puntato verso i Dallas Cowboys.
L'America's Team sta dando l'idea di non sapere più da che parte girarsi durante il draft day, e questo almeno da quando Jimmy Johnson non frequenta più il Texas. Senza nessuna scelta al primo giro, grazie alla trade che lo scorso anno aveva portato a Dallas Joey Galloway, tutti sapevano che i 'Boys avevano bisogno di prendere un quarterback, a meno di non fidarsi ciecamente di Tony Banks per un altro po' di anni, ma la scelta di Quincy Carter, QB da Georgia, al secondo giro, al posto di altri prospetti più quotati come Tuiasosopo (andato poi ai Raiders), McMahon (finito a Detroit al 5° giro) o gli stessi Weinke od Heupel (ancora disponibili e scelti addirittura al 6° giro), ha scioccato quasi tutti; il commmento più tenero è stato "Qualcuno deve spiegarmi questa mossa". Magari poi si rivelerà un ottimo giocatore ma, vista adesso, per l'ultimo posto della NFC East 2001 non sembrano esserci rivali. E stavolta Jerry Jones di sicuro non ha dato a coach Dave Campo molte munizioni per salvarsi il posto.


Adesso la parola va ai training camps. Quanti dei giocatori scelti riusciranno a "fare la squadra"? Quanti diventeranno delle superstar? Quanti dei se e dei dubbi che costellano il draft si dissolveranno?

Quand'è che si comincia a giocare?? :-9

Mauro Rizzotto

PICK TEAM PLAYER POS SCHOOL
1 Falcons Michael Vick QB Virginia Tech
2 Cardinals Leonard Davis T Texas
3 Browns Gerard Warren DT Florida
4 Bengals Justin Smith DE Missouri
5 Chargers LaDainian Tomlinson RB Texas Christian
6 Patriots Richard Seymour DT Georgia
7 49ers Andre Carter DE California
8 Bears David Terrell WR Michigan
9 Seahawks Koren Robinson WR NC State
10 Packers Jamal Reynolds DE Florida State
11 Panthers Dan Morgan OLB Miami (Fla.)
12 Rams Damione Lewis DT Miami (Fla.)
13 Jaguars Marcus Stroud DT Georgia
14 Buccaneers Kenyatta Walker T Florida
15 Redskins Rod Gardner WR Clemson
16 Jets Santana Moss WR Miami (Fla.)
17 Seahawks Steve Hutchinson G Michigan
18 Lions Jeff Backus T Michigan
19 Steelers Casey Hampton DT Texas
20 Rams Adam Archuleta S Arizona State
21 Bills Nate Clements CB Ohio State
22 Giants Will Allen CB Syracuse
23 Saints Deuce McAllister RB Mississippi
24 Broncos Willie Middlebrooks CB Minnesota
25 Eagles Freddie Mitchell WR UCLA
26 Dolphins Jamar Fletcher CB Wisconsin
27 Vikings Michael Bennett RB Wisconsin
28 Raiders Derrick Gibson S Florida State
29 Rams Ryan Pickett DT Ohio State
30 Colts Reggie Wayne WR Miami (Fla.)
31 Ravens Todd Heap TE Arizona State

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