La partita più lunga...Il weekend del college football non ha portato grossi cambiamenti in cima
alla classifica delle Top 25 della nazione. I numeri 1 di Miami si sono
trovati di fronte un avversario piuttosto facile, Temple, e hanno dominato
gli Owls 38-0, in una gara in cui Ken Dorsey ha lanciato per 2 TD, superando il primato di passaggi per mete in carriera dell'università, che apparteneva
a Vinny Testaverde e Steve Walsh. Ancora una volta Miami ha iniziato la gara in modo poco efficiente, ma poi Dorsey ha battuto il record trovando in
end-zone Kevin Beard nel primo quarto, per il suo 50esimo TD con la maglia degli
Hurricanes; Miami ha prolungato la striscia di successi consecutivi più lunga della nazione, arrivata ora a 17, ma ora ha davanti a sé la parte
più dura del suo calendario in questa stagione. Gli uomini di Larry Coker affronteranno infatti 3 squadre comprese fra le 25 migliori della nazione
nelle loro 4 gare rimanenti nella regular season; se le vinceranno tutte, per loro sarà sicura la presenza nella partita che assegnerà il titolo
nazionale, il Rose Bowl del 3 gennaio. Miami si trova ora al terzo posto della classifica computerizzata che deciderà i partecipanti alla finale di
Pasadena, ma in virtù delle avversarie quotate che avrà di fronte nelle prossime uscite, ha la possibilità di scavalcare le prime due; gli
Owls, invece, non erano certo un ostacolo difficile per gli Hurricanes, che li avevano battuti per un totale di 448-98 nelle ultime 10 gare. Il netto
successo, tuttavia, è positivo per Miami, visto che il computer tiene conto anche dello scarto nel punteggio.
Facile successo anche per i numeri 2 di Nebraska, che hanno battuto i rivali
della Big 12 di Kansas per la 33esima volta di fila, 51-7; il RB Dahrann
Diedrick ha corso per 136 yards e 2 TD, e i Cornhuskers, dopo non essere riusciti a segnare nel primo quarto, hanno messo sul tabellone 20 punti nel
secondo. Il pubblico di Lawrence, che per la prima volta dal 1991 ha riempito completamente lo stadio di casa dei Jayhawks, era per buona parte
favorevole a Nebraska, e questo è un altro segnale del malcontento attorno al coach di Kansas Terry Allen, che secondo alcune voci sta per essere
licenziato. Per Nebraska, che è arrivata a quota 10 vittorie senza sconfitte per la prima volta negli ultimi 11 anni, il kicker Josh Brown ha messo a
segno 3 field goal, mentre Ben Cornelson ha segnato su una corsa da 71 yards.
Al numero 3 del ranking rimane Oklahoma, secondo i giornalisti; i Sooners
non hanno avuto problemi nel weekend, e hanno sconfitto Tulsa 58-0. La squadra allenata da Bob Stoops è partita piano, ha segnato solo 3 punti nel
primo quarto e non ha trovato l'end zone avversaria fino alla metà del secondo periodo; da quel punto in poi, però, Oklahoma ha segnato un TD su 5
possessi consecutivi, 4 dei quali chiusi con una corsa in meta del RB Quentin
Griffin. Alla fine, sul tabellino di Oklahoma c'erano ben 541 yards totali, 347 delle quali guadagnate su lancio dal QB Nate Hybl, al ritorno al
posto di titolare; ciò non sorprende se si considera che i Golden Hurricanes, che hanno perso 7 gare di fila, la scorsa settimana avevano
concesso ben 746 yards e 63 punti a San Diego State, non certo fra le migliori università della nazione.
Florida ha mantenuto la sua quarta posizione nella classifica della AP, e la
terza in quella degli allenatori, dopo il facile successo contro Vanderbilt
71-14. I Gators hanno giocato una gara pressoché perfetta sotto tutti gli aspetti: il QB Rex Grossman ha lanciato per 306 yards, il linebacker Andre
Davis ha segnato un TD e forzato 2 fumble, e gli special team hanno bloccato 2 punt dei Commodores. Grossman ha superato quota 300 yards per l'ottava
volta in 8 partite stagionali; contro Vandy già alla fine del primo tempo il QB di Florida aveva lanciato per 3 TD, portando i suoi al comando per 31-0.
Earnest Graham e Taylor Jacobs hanno segnato 2 TD a testa per i Gators, che sono stati in vantaggio 71-0 prima di subire 2 mete quando è entrato il
terzo QB di Vanderbilt, Benji Walker; Florida spera ancora di poter lottare per il titolo, ma tornerà in corsa solo se Nebraska o Miami faranno un passo
falso, visto che il record della squadra allenata da Steve Spurrier non è perfetto come quello delle due rivali.
La sorpresa della settimana è stata provocata da Michigan State, che ha
battuto i numeri 6 della nazione di Michigan 26-24, grazie al TD segnato
allo scadere del quarto periodo dal fullback T.J. Duckett, che ha ricevuto in end-zone il lancio del QB Jeff Smoker. Le già poche speranze di titolo
dei Wolverines sono scomparse con la seconda sconfitta stagionale di Michigan, che ha aiutato gli Spartans nel drive finale da 57 yards con 2
penalità; con un secondo sul cronometro e la palla sulla linea delle 2 yards dei Wolverines, Smoker ha buttato l'ovale per terra, fermando il cronometro.
L'azione ha scatenato le pesanti proteste del coach di Michigan Lloyd Carr, convinto che la partita avrebbe dovuto essere considerata conclusa a quel
punto; nel gioco successivo, Smoker ha trovato Duckett in area di meta, e il fullback ha coronato una giornata che lo ha visto conquistare ben 211 yards
sul terreno, contro la difesa numero uno della nazione sulle le corse.
La sconfitta porta Michigan fuori dalle Top 10, e permette a Texas e Tennessee, rispettivamente vincenti su Baylor per 49-10 e su Notre Dame per
28-18, di conquistare il quinto e il sesto posto in entrambi i ranking; Oregon, vincitrice su Arizona State 42-24 e
Washington, che ha battuto Stanford 42-28, salgono al settimo e all'ottavo posto, mentre
Brigham Young e Florida State guadagnano la nona e la decima posizione in virtù dei loro
successi su Colorado State, 56-34 e Clemson, 41-27. Esce dalla Top 10, invece, UCLA, che ha subito la seconda sconfitta consecutiva all'interno
della Pac-10, contro Washington State per 20-14, in una gara dominata dal difensive back Lamont Thompson, che ha messo a segno ben 4 intercetti,
stabilendo il nuovo record dell'università.
Una curiosità: sabato è stata giocata la partita più lunga nella storia del
college football, da quando la NCAA ha introdotto i supplementari, in forma diversa rispetto all'overtime che si usa nell'NFL; dopo ben 7 drive di
spareggio, Mississippi ha sconfitto Arkansas 58-56.
Matteo Gandini
Back