Oklahoma vs NebraskaGiornata chiave, quella di sabato scorso, per la stagione del college
football: Oklahoma e Nebraska, rispettivamente numero 2 e 3 della nazione,
si sono infatti incontrati a Lincoln, sul campo di casa dei Cornhuskers, nella gara più importante dell'anno fino a questo momento.
Ci si aspettava una partita dominata dai due attacchi, invece fin dal primo quarto sono state le difese a fare da padrone; i primi 15 minuti si sono
infatti chiusi sullo 0-0, con soltanto 104 yards e 2 primi down guadagnati in totale dalle 2 squadre. Nel secondo periodo, il QB titolare dei Sooners,
Jason White, si è fatto male al ginocchio, ed è stato sostituito da Nate Hybl, che aveva guidato la squadra nella prime gare della stagione; pochi
minuti dopo Hybl ha trovato in end-zone Trent Smith per quello che sarebbe stato l'unico TD della giornata per Oklahoma. Con un drive da 80
yards, terminato con la corsa in end zone del RB Dahrann Diedrick, Nebraska ha pareggiato la situazione; dopo 2 field goal, il primo tempo si è chiuso sul
10 pari, e all'inizio del terzo periodo, con 11.31 da giocare, il kicker Josh Brown ha portato i Cornhuskers in vantaggio con un altro calcio, questa
volta dalle 26 yards. Oklahoma ha chiuso il drive successivo calciando un punt, dopo aver fintato un field goal; Nebraska si è ritrovata col possesso
della palla sulle proprie 4 yards, e due azioni dopo che una corsa del QB Eric Crouch aveva portato l'ovale sulle 24, il coach Frank Solich ha
chiamato il gioco trucco che ha deciso la gara. Su un primo e 10 dalle 37 dei
Cornhuskers, il ricevitore Thunder Collins ha ricevuto la palla su un hand-off e l'ha passata al freshman Mike Stuntz, un ex QB
all'high-school impiegato però da ricevitore al college; Stuntz ha lanciato il pallone verso
Crouch, che intanto era scattato in profondità, e quest'ultimo l'ha ricevuto ed è corso per 63 yards fino all'end zone avversaria per la meta decisiva,
che ha fissato sul 20-10 il punteggio finale. Nebraska si è così riscattata dopo la sconfitta subita lo scorso anno contro Oklahoma, quando gli Huskers
erano i numeri 1 della nazione, anche se ci sono buone probabilità che le due superpotenze della Big 12 si riaffronteranno nella finale di lega, e i
Sooners avranno la possibilità di rifarsi; la squadra allenata da Frank Solich avrà certo voglia di riscatto, considerato che sabato ha visto
interrompersi la sua striscia vincente che durava da 20 gare. Brutta tegola sulla stagione di Oklahoma l'infortunio a White, che pare abbia subito una
lesione ai legamenti del ginocchio che lo costringerà a saltare il resto dell'annata.
Con gli occhi di tutti sul big match di Lincoln, i numeri uno di Miami sapevano che avrebbero faticato a tenere la testa della classifica; invece,
dopo il netto successo per 45-3 ottenuto dagli Hurricanes contro West Virginia nell'anticipo di giovedì sera, entrambe le graduatoria vedono
ancora Miami al comando. La squadra allenata da Larry Coker ha ottenuto il 16esimo successo consecutivo,e il QB Ken Dorsey ha lanciato per 2
TD, raggiungendo a quota 48 in carriera i più famosi Steve Walsh e Vinny
Testaverde, possessori del record dell'università. L'attacco dei 'Canes ha faticato un po' all'inizio, e il primo quarto si è concluso sul 3-3; dopo la
ripresa, però, Miami ha dilagato, segnando 28 punti grazie anche alla prestazione del RB di riserva, il freshman Frank Gore, che ha corso per 124
yards e 2 TD.
Sono cadute dal rango delle imbattute 2 squadre che facevano parte della Top Ten: UCLA e Virginia Tech. I Bruins, che prima della giornata di sabato si
trovavano al numero 4 del ranking, sono stati sconfitti da Stanford per 38-28; i Cardinal hanno segnato 31 punti consecutivi contro una difesa che
non ne aveva mai concessi più di 17 prima d'ora in stagione, e il loro QB Chris Lewis, soltanto alla quarta presenza da titolare in carriera, ha
lanciato per 250 yards e 3 TD. UCLA è caduta fino al nono posto in una classifica, e all'undicesimo nell'altra, mentre il successo ha regalato a
Stanford il decimo posto secondo i giornalisti, e il 13esimo secondo gli allenatori.
Anche Virginia Tech ha dovuto dare l'addio alle sue speranze di partecipare al Rose Bowl, la gara che assegnerà il titolo nazionale; gli Hokies hanno
sono stati battuti dai rivali divisionali di Syracuse, al settimo successo
consecutivo, per 22-14. Gli Orangemen erano stati dominati nelle loro ultime 3 visite a Lane Stadium, campo di casa di Virginia Tech, segnando in totale
solo 10 punti contro i 124 degli Hokies; sabato, però, Syracuse si è vendicata, mettendo fine alla striscia di 16 successi casalinghi consecutivi
della squadra allenata da Frank Beamer. La difesa degli Orangemen ha concesso solo 90 yards su corsa agli Hokies, ben 144 sotto la loro media
stagionale, e Virginia Tech si è trovata molto presto in svantaggio 0-14; nel resto della gara, ogni volta che i padroni di casa hanno tentato la
rimonta sono stati bloccati o da loro errori o dall'ottimo reparto difensivo avversario.
Una settimana dopo essersi giocata buona parte delle chance di titolo con la sconfitta in trasferta contro Auburn,
Florida ha giocato una brutta partita, perdendo 4 palloni e commettendo 12 penalità, ma è riuscita comunque a
superare Georgia, numero 15 della nazione, col punteggio di 24-10; i Gators
si trovano al terzo posto nella classifica di ESPN/USA Today, e al quarto in quella della AP, che lascia la terza piazza a Oklahoma.
Per quanto riguarda il resto delle Top Ten, successo anche per i numeri 7 di Texas, che hanno dominato
Missouri 35-16 grazie in particolare al loro QB Chris Simms, che ha lanciato per 4 TD e corso per un altro; grazie alle
sconfitte in cima alla classifica i Longhorns si trovano ora al quinto posto di entrambe le graduatorie.
Michigan ha guadagnato 2 posizioni battendo Iowa 32-26 dopo una gara molto combattuta, in cui le squadre si sono date
battaglia fino ai minuti finali, e ora i Wolverines sono al numero 6 della nazione, secondo entrambe le classifiche; più in giù,
Tennessee si è portata al settimo posto con la vittoria per 17-10 contro
South Carolina, mentre Maryland, che si trovava al numero 10, è stata travolta 52-31 da
Florida State, dopo essere stata addirittura in vantaggio 14-0 nel primo quarto.
Matteo Gandini
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