La battaglia del fiume rosso

La chiamano "la battaglia del fiume rosso"; ogni stagione da 95 anni, la sfida fra Texas e Oklahoma mette di fronte due squadre divise da una delle rivalità più accese della nazione. Quest'anno l'interesse attorno al match fra Sooners e Longhorns era ancora maggiore rispetto alle ultime stagioni, visto che per la prima volta dal 1984 le due scuole arrivavano alla gara entrambe classificate fra le prime 5 della nazione, Oklahoma al numero 3 e Texas al numero 5; rispetto allo scorso anno, quando i Sooners avevano dominato, stavolta la vittoria per gli uomini di Bob Stoops è arrivata solo dopo una dura battaglia, terminata 14-3. I 2 TD segnati da Oklahoma sono entrambi stati segnati dopo giocate anomale che hanno spiazzato gli avversari: nel secondo quarto, con 6 minuti sul cronometro, il QB Jason White, che ha disputato una grande gara in sostituzione dell'infortunato Nate Hybl, ha messo in atto un "option play" su un quarto e 2 passando la palla al RB Quentin Griffin per un guadagno di 17 yards; Griffin ha poi segnato due azioni più tardi. Nel quarto periodo, poi, il kicker Tim Duncan, che aveva sbagliato due calci in precedenza, ha giocato un punt in una situazione di finto field goal, costringendo i Longhorns a partire dalle loro 3 yards; nel gioco successivo il LB di Oklahoma Teddy Lehman ha intercettato il QB di Texas Chris Simms, riportando il pallone in end-zone per il 14-3 finale. Vera protagonista della partita è stata la difesa di Oklahoma, che nei minuti finali ha intercettato Simms per 3 volte di fila, e ha tenuto il quarto attacco più potente della nazione ben 42 punti sotto la sua media stagionale; la sconfitta potrebbe costare ai Longhorns la chance di giocarsi il titolo della Big 12, e quindi di partecipare al Rose Bowl, 
mentre i Sooners rimangono imbattuti dopo 5 gare disputate.
Grosso cambiamento in cima alla classifica della AP; la nuova numero 1 è Florida, che ha avuto la meglio su LSU 44-15. Il QB dei Gators Rex Grossman ha lanciato per 464 yards, un record per la sua università, e 5 TD, pur rimanendo in panchina per buona parte del quarto periodo; gli uomini di Steve Spurrier, che hanno chiuso la partita subito, segnando 21 punti nel primo periodo, hanno vinto la quinta gara della stagione, senza sconfitte, e in ognuna di esse sono andati oltre quota 500 yards in attacco.
Al numero 2 scende Miami, che si prepara al big match di sabato prossimo contro Florida State; per gli Hurricanes questo weekend c'era un avversario facile, Troy State, e tutto quello che gli Hurricanes volevano era evitare infortuni in vista della trasferta a Tallahassee. All'inizio, Miami ha avuto un po' di difficoltà a prendere il controllo della gara contro i debolissimi Trojans, concedendo 175 yards e 12 primi down nel primo tempo, e se il kicker di Troy State non avesse preso il palo su 2 FG nella prima metà, all'intervallo il vantaggio degli Hurricanes sarebbe stato solo di 4 punti. A fine gara, però, sul tabellino del QB di Miami, Ken Dorsey, c'erano 299 yards e 2 TD, e gli uomini di Larry Coker hanno avuto la meglio 38-7, arrivando così al quarto successo in 4 gare stagionali.
Netta vittoria anche per i numero 4 di Nebraska; con le 4 mete realizzate nel successo dei Cornhuskers 48-14 su Iowa State, Eric Crouch è arrivato a quota 51, e ha battuto il record assoluto di TD segnati in carriera da un QB. Con Nebraska in vantaggio 41-14 alla fine del terzo periodo, Crouch si è seduto in panchina, chiudendo la gara con 104 yards guadagnate sul terreno; i 51 TD su corsa sono anche più di quelli segnati da qualunque altro giocatore, di qualsiasi ruolo, nella storia dell'università con sede a Lincoln.
La sorpresa più grossa della settimana è arrivata dal Neyland Stadium di Knoxville, campo di casa di Tennessee, battuta dai rivali della SEC di Georgia per la prima volta dal 1980; con 44 secondi da giocare Travis Stepehens aveva raccolto uno screen pass e corso in meta da 62 yards, portando i Volounteers in vantaggio 24-20, ma il QB dei Bulldogs, il freshman David Green, ha guidato i suoi per 59 yards nel drive finale, culminato con la ricezione in end-zone da 6 yards del fullback Verron Haynes. Tennessee, numero 6 della nazione prima dell'inizio della gara, è stata così battuta 26-24; per Green alla fine i completi sono stati 21 per 303 yards, contro una difesa, quella dei Vols, terza nella nazione con solo 222 yards concesse a partita.
Ha fatto scalpore anche la vittoria di Ohio State sui numeri 14 di Northwestern, per 38-20; il potente runningback Jonathan Wells ha corso per 179 yards e 3 TD, guidando i Buckeyes al successo, il 22esimo consecutivo sui Wildcats, che hanno perso pur concedendo solo 4 passaggi completati nella gara intera alla squadra di coach Jim Tressel, che però ha guadagnato sul terreno ben 287 yards.
Tutte vincenti le altre squadre comprese nella scorsa Top 25, tranne Colorado, che ha interrotto la striscia perdente che durava da 4 anni contro Kansas State, superando 16-6 i Wildcats, numeri 12 della nazione, alla seconda sconfitta di fila dopo quella della scorsa settimana contro Oklahoma. La difesa dei Buffaloes, guidata dai 5 placcaggi del tackle Brandon Dabdoub, ha intercettato 2 passaggi del QB avversario Eli Robertson e lo ha messo a terra 6 volte; i Wildcats, inoltre, si sono autodistrutti con diversi errori su calci, fra cui due FG sbagliati, un extra point non messo a segno e un brutto snap su un punt, che ha provocato una grossa perdita di terreno.

Matteo Gandini

Back