La crisi di Notre Dame

Si prospetta un'altra stagione difficile per Notre Dame. L'università di South Bend, che in assoluto è la scuola più ricca di storia per quanto riguarda il college football, ma che negli ultimi anni sta attraversando un periodo molto travagliato, ha perso la sua gara di esordio stagionale, per 27-10 contro Nebraska.
I Cornhuskers, classificati al numero 5 del ranking, hanno dimostrato di valere l'alta posizione in classifica, dopo le due prove non proprio convincenti contro TCU e Troy State, e hanno facilmente avuto la meglio sui Fighting Irish, che sono però apparsi svogliati e poco pronti all'importante appuntamento. Davanti a 78118 spettatori, record assoluto di presenze al Memorial Stadium, il QB di Nebraska Eric Crouch ha offerto una prestazione non eccelsa, completando 6 passaggi su 9 per 108 yards e 1 TD; questo anche perché con i Cornhuskers ampiamente avanti nel punteggio, il coach Frank Solich ha chiamato solo un lancio nel secondo tempo, e il RB Dahrran Diedrick ha così corso per 133 yards e 2 TD. 
Dopo che lo scorso anno gli Irish erano andati vicini al colpaccio, quando in casa erano stati battuti solo per 27-24 dai Cornhuskers, allora al numero 1 del ranking, questa volta le cose sono andate molto meglio per Nebraska, che ora ha davanti 5 incontri relativamente comodi prima del big match contro Oklahoma del 27 ottobre. 
Tutto facile per le prime 4 squadre del ranking, tutte impegnate in gare contro avversari decisamente inferiori: i numeri 1 della nazione, gli Hurricanes di Miami, hanno addirittura battuto Rutgers per 61-0, segnando con l'attacco, la difesa e gli special team. Il QB Ken Dorsey, che ha lanciato per 315 yards e 2 TD, è stato tenuto in panchina per l'intero quarto periodo, quando la gara era ampiamente già nelle mani della squadra di coach Larry Coker, nonostante nella fase iniziale della partita la pioggia battente abbia favorito un paio di errori e palle perse; ora Miami si prepara ad un test decisamente più probante sabato prossimo contro Washington. 
Nessun problema anche per Florida, numero 2 del ranking, che ha superato Louisiana-Monroe per 55-6; a parte qualche piccola difficoltà all'inizio della gara, quando la squadra che una volta era chiamata Northeast Lousiana ha tenuto per 12 lunghi minuti il comando della gara, il QB dei Gators Rex Grossman ha fatto la differenza, lanciando per 331 yards e 3 TD, 2 dei quali ricevuti da Jabar Gaffney. Anche per gli uomini di Steve Spurrier c'è in vista un test importante la prossima settimana, quando i Volounteers di Tennessee apriranno il calendario di gare all'interno della conference dei Gators.
Anche se il punteggio suggerirebbe altrimenti, Oklahoma, numero 3 della nazione, non ha convinto del tutto nella gara vinta per 37-10 contro Texas; i Sooners hanno sì guadagnato ben 543 yards, ma hanno commesso 13 penalità e diversi altri errori, che hanno lasciato perplesso coach Bob Stoops. Positiva, comunque, è stata la prova del nuovo QB Nate Hybl che, soltanto alla terza gara da titolare in carriera, ha lanciato per 350 yards e 2 TD. 
La squadra numero 4 del ranking, Texas, ha vinto per 44-14 la sfida contro la ex università di coach Mack Brown, North Carolina; i Longhorns hanno dedicato la gara all'ex defensive tackle Cole Pittman, scomparso a febbraio in un incidente stradale, e sull'onda emozionale della toccante cerimonia pregara, sono andati subito in vantaggio per 14-0. Una delle segnature è stato un intercetto riportato per un TD dal defensive end Cory Redding, compagno di linea di Pittman; alla fine Texas ha guadagnato solo 326 yards in assoluto, meno di quanto ci si aspetterebbe da un attacco esplosivo come quello dei Longhorns, ma ha comunque chiuso con facilità la gara. Partita molto interessante quella disputata fra Michigan, numero 11 del ranking, e Washington, numero 15; la differenza l'ha fatta il cornerback degli Huskies Omare Lowe, che nel giro di un minuto, nel quarto periodo, ha prima bloccato un field goal che è stato riportato in end-zone dal compagno Roc Alexander e poi ha segnato lui stesso un TD, con 8.20 sul cronometro, dopo aver intercettato un lancio del QB dei Wolverines John Navarre. Da uno svantaggio di 6-12, Washington ha così recuperato ed è passata a condurre per 20-12, riuscendo poi a resistere all'assalto finale di Michigan ed andando a vincere per 23-19; ai Wolverines non sono bastate le 15 ricezioni di Marquis Walker, un record nella storia dell'università con sede ad Ann Arbor. 
Da segnalare infine il terzo successo in tre gare di quella che si sta rivelando la squadra sorpresa della stagione, Fresno State, che sabato ha battuto Wisconsin per 32-20; i Badgers, che hanno perso per la seconda volta in 3 partite stagionali, erano considerati favoriti contro i Bulldogs, pur essendo classificati al numero 23 contro il numero 19 di Fresno State.

Matteo Gandini

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