Preseason Report

A 2 settimane dall'apertura dei training camps per le squadre che daranno vita alla 16° stagione dell'Arena Football League, Huddle comincia la consueta copertura, aggiornandovi anche quest'anno su questa fantastica Lega, con l'augurio che un sempre maggior numero di appassionati ne segua le gesta. 
In questo primo passo all'interno dell'AFL 2002 affronteremo l'argomento squadre poichè, come vedrete, parecchie cose sono cambiate dalla scorsa stagione. Prima di tutto è necessario però segnalare come l'attenzione di tutto il mondo AFL e dei suoi tifosi sia attualmente rivolto al meeting dei proprietari NFL in programma dal 17 al 22 Marzo p.v. ad Orlando nel quale si spera venga esercitata da parte della NFL stessa l'opzione per l'acquisto del 49, 9% dell'AFL. Se ciò avvenisse sarebbe la definitiva consacrazione per la Lega guidata da C. David Baker, il quale, anche in questa off-season, ha svolto un'attività frenetica al fine di rendere ancora più appetibile il proprio prodotto. 
I primi risultati si sono visti all'inizio della scorsa settimana quando c'è stato l'annuncio congiunto di AFL ed NBC per l'ufficializzazione della trasmissione degli incontri su network nazionale a partire dalla stagione 2003. Il colosso televisivo, dopo il fallimento XFL e la perdita dei diritti NBA, non vedeva l'ora di riavere i diritti su uno sport, tra l'altro di forte successo nella fascia demografica più 'difficile', quella dei giovani. L'accordo prevede lo spostamento della stagione da Aprile-Agosto attuali a Febbraio-Giugno dall'anno prossimo, rafforzando ancora maggiormente l'idea che la NFL stia per entrare in gioco. 
Sempre nell'ottica di 'stabilizzazione' deve essere vista la 'contraction' attuata, con sole 16 squadre al via al posto delle 19 del 2001. La parola 'contraction' è diventata di moda nel mondo sportivo americano di questi tempi, con il baseball a pronunciarla per primo. La MLB è stata bloccata nel suo tentativo, ma l'AFL ha messo in pratica quanto predicato, riconoscendo sostanzialmente che prima di poter crescere ulteriormente era necessario liberarsi delle franchigie meno 'sane' dal punto di vista economico. Sono venute così a cadere le franchigie di Oklahoma, Milwaukee, Houston e Florida. pur se con motivi diversi tra di loro accomunate da queste difficoltà finanziarie. 

Gli Houston ThunderBears già nel 2001 erano sotto il controllo diretto della Lega, utilizzati come spettacolo itinerante per promuovere e testare nuovi mercati, e, dopo avere verificato la mancanza di nuovi acquirenti (anche perchè questi avrebbero dovuto accollarsi i debiti accumulati), la fine dei ThunderBears era segnata. I Florida Bobcats parevano essere stati salvati grazie all'acquisto da parte di un pool di proprietari, tra cui Wayne Huizenga, Dave Wannstedt e Dan Marino. La pessima affluenza di pubblico avrebbe potuto essere recuperata dall'interesse suscitato dal nuovo gruppo proprietario, il quale però all'ultimo momento si è tirato inspiegabilmente indietro: anche qui la fine diventava abbastanza prevedibile. La situazione dei Milwaukee Mustangs è abbastanza complicata: dopo anni nei quali l'affluenza di spettatori era sempre stata fra le più alte, lo scorso campionato ha visto i tifosi abbandonare in massa la squadra sulla quale pendeva lo sfratto dal Bradley Center. La proprietà dell'impianto nel quale giocano anche i Bucks della NBA ha deciso di effettuare dei lavori nel periodo in cui si sarebbe dovuta giocare la stagione AFL ed i Mustangs hanno cominciato a far trapelare la notizia, aggiungendo che non avrebbero giocato nell'impianto proposto loro per rimanere nel Wisconsin: la reazione è stata a catena, con i tifosi che hanno visto la 'scritta sul muro', la proprietà ha visto l'abbandono del pubblico e la Lega si è così vista costretta a sospendere le operazioni dei Mustangs almeno per quest'anno. 
Infine Oklahoma: i Wranglers avrebbero dovuto fare il loro debutto nel nuovissimo impianto ad Oklahoma City, con la città apparentemente pronta a riabbracciare la propria squadra dopo una stagione così così. Il problema qui è venuto dal proprietario Ed Gatlin, in tutti i modi alla ricerca di un acquirente locale a cui vendere la squadra. Gatlin, abituato a spostare periodicamente la squadra (Memphis Pharaos divenuti Portland Forest Dragons ed infine Oklahoma Wranglers) pensava forse di effettuare un nuovo spostamento ma, una volta ricevuto il divieto da parte di Baker, e verificato il poco interesse dei locali di rilevare una squadra con enormi debiti, decideva di lasciare la stessa nelle mani della Lega, costretta anche qui a congelare le operazioni. 
Per concludere lo scenario sulle nuove squadre resta da dire che i Nashville Kats, 2 volte consecutive vice-campioni del mondo, trasferitisi ad Atlanta saranno conosciuti come Georgia Force mentre la franchigia di Jerry Jones avrà il nome di Dallas Desperados. Come vedete i movimenti sono stati veramente tanti, quelli relativi a coaches e giocatori li teniamo in caldo per il prossimo appuntamento.

Giancarlo
Arena Fan n.1 in Italy

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