NFL 2K
American Football Conference
East Division
WEEK 2
Team | W | L | T | PCT | PF | PA | Home | Road | AFC | NFC | DIV | Streak |
Buffalo | 2 | 0 | 0 | 1.000 | 43 | 31 | 2 - 0 | 0 - 0 | 1 - 0 | 1 - 0 | 0 - 0 | W2 |
New York Jets | 2 | 0 | 0 | 1.000 | 40 | 35 | 1 - 0 | 1 - 0 | 1 - 0 | 1 - 0 | 1 - 0 | W2 |
Indianapolis | 1 | 1 | 0 | .500 | 58 | 52 | 0 - 1 | 1 - 0 | 1 - 1 | 0 - 0 | 0 - 0 | L1 |
Miami | 1 | 1 | 0 | .500 | 30 | 13 | 1 - 0 | 0 - 1 | 1 - 0 | 0 - 1 | 0 - 0 | L1 |
New England | 0 | 2 | 0 | .000 | 35 | 41 | 0 - 1 | 0 - 1 | 0 - 1 | 0 - 1 | 0 - 1 | L2 |
Buffalo Bills vs Green Bay Packers 27-18
È troppo presto per fare ammenda? Vabbè, la faccio lo stesso, anche se siamo solo alla seconda giornata di campionato.
Lo ammetto: nutrivo delle perplessità sui Bills; dopo lo shock del benservito a tutti i vecchi leoni ero scettico sulle possibilità della franchigia di riproporsi subito a buoni livelli. Ed avevo forti dubbi su Rob Johnson, che non mi sembrava l'uomo giusto.
Invece, se qualcuno di chi legge gioca a fantasy football ed ha bisogno di un quarterback, farebbe meglio a prenderlo, sempre che sia ancora libero. Perché ieri, di fronte a quello che considero ancora il miglior quarterback della lega quando è sano, e sicuramente il più tosto, Rob Johnson ha dimostrato quale è il suo valore.
Il suo score recita 18 su 26 per 259 yds e 3 TD, più 31 yards che si è corso da solo. E la chiave della partita è presto detta. Perchè i numeri di Brett Favre sono altrettanto notevoli (25 su 35 per 269 yds, 2 TD e nessun intercetto) ma la differenza è stata che lui non poteva fare tutto da solo. Perché tale era.
Invece Johnson ha avuto un Moulds che si è ritrovato ed ha ricevuto per 109 yds, un TE come Riemersma che ha ricevuto 2 TD (e credo che a Favre manchi molto Chmura), una difesa che ha spesso tenuto in scacco Favre, costringendo l'attacco dei Packers orfano di Levens a correre solo 40 yds in tutta la partita. Insomma: domenica si va a trovare i Jets, e una trasferta del genere dal 2-0, si vede molto meglio.
Bottom line: tutto bene ad Orchard Park. Il freddo deve ancora arrivare, ma i Bills sono già pronti e decisi a dire la loro su chi andrà ai playoffs.
Indianapolis Colts vs Oakland Raiders 31-38
Rileggiamo cosa scrivevo sette giorni fa, dopo la vittoria a Kansas City: "La morale è semplice: i Colts hanno un potenziale enorme. [...] Ma questa squadra deve imparare a non rilassarsi e a non sottovalutare nessuno, perché questa è l'impressione che hanno dato ieri". Non ho visto la partita, ma niente mi leva dalla mente che, avanti 21-0 quasi a metà gara contro i Raiders, questo è esattamente quello che è successo.
Pieno merito ai ragazzi di Jon Gruden, comunque. Sono una ottima squadra e sono certo che li rivedremo in post season. Come ha detto
Manning dopo la partita "Nel terzo quarto non siamo riusciti a combinare molto. Bisogna comunque riconoscere i loro meriti, perché hanno realizzato i giochi. Ma noi li abbiamo certamente aiutati, non facendo quello che dovevamo fare".
I Colts hanno avuto più primi down (28 contro 21), hanno corso un po' meno (111 yds a 152) ma passato molto di più (351 contro 191), non hanno concesso sacks o fumbles, ma Manning ha subito 2 intercetti. Insomma, perché hanno perso?
Intanto perché non hanno considerato che Gannon potese fare 3 TD di corsa. Beh, ok... questa non la pensava nessuno... Hanno perso, come hanno ammesso, perché i Raiders hanno giocato meglio tutta la partita, e hanno fatto quello che dovevano fare e loro no. Una pausa che non dovevano prendersi, ma meglio ora che nei playoffs. E complimenti ad Oakland.
Bottom line: adesso arriva il bye week. Nel frattempo, un po' di esercizi contro il rilassamento, please...
Miami Dolphins at Minnesota Vikings 7-13
E va bene, abbiamo scherzato. Sì, è vero, abbiamo vinto 23-0, abbiamo massacrato i Seahawks, uno dei nostri ha corso quasi 150 yards da solo. Tutto vero. Ma era la scorsa settimana, ed era la prima giornata di campionato. Dai, abbiamo scherzato. Avrete mica creduto che fossimo diventati così forti?
Da tifoso disilluso questo è il messaggio che sento emergere tra le righe dopo la sconfitta dei delfini a Minneapolis. Forse nessuno si aspettava che Miami fosse diventata una squadra da titolo, specialmente dopo l'addio del suo uomo faro; certo però che la partita di Seattle aveva generato attese bruscamente e inesorabilmente distrutte dai Vikings.
Fiedler: leader ed erede di Marino 7 giorni fa, contro i Vikings ha chiuso con 12/31 per 175 yds, 1 int e 3 sacks.
Lamar Smith: 145 yds contro i ragazzi di Holmgren, 11 corse per 27 yds contro quelli di Green.
L'attacco in generale: contro Seattle 23 punti (capiamoci, niente a che vedere con i Rams, ma comunque un buon inizio, viste le medie dello scorso anno), stavolta neanche 200 yards totali in tutta la gara. E di queste circa un quarto solo nell'ultimo gioco della gara, quando i Vikings erano già 13-0 e mancavano meno di due minuti alla fine, con 44 yards su un solo passaggio su Tony Martin, che ha consentito poi a Thurman Thomas di segnare il suo primo TD in maglia aqua-arancio. Ma i Vikings erano già negli spogliatoi.
La difesa: come parlarne male? Certo, Culpepper ha lanciato per 355 yards e corso per altre 37, più le 72 ottenute in 18 portate da Robert Smith. Ma nonostante ciò fino a 1'56" dalla fine l'attacco dei Vikings era riuscito a piazzare solo due FG. Errori degli avversari certo, ma gli intercetti e i fumbles si spiegano anche con una difesa aggressiva. In ogni caso la difesa di Miami era riuscita a tenere in partita la squadra per tutta la gara. Poi il passaggio di Culpepper a Moss che l'ha strappato dalla testa di Madison ha chiuso i giochi. Ma concedere solo 13 punti ai Vikings è sempre una bella impresa.
Si annunciano tempi duri a Miami: Minnesota ha mostrato alla NFL che pressando e blitzando i Dolphins continuano a non avere running game e Fiedler non riesce a passare. E domenica arriva una squadra che in quanto a difesa non è seconda nemmeno a quella dei Dolphins.
Bottom line: Tempi duri all'orizzonte: Baltimore-Miami. Per Jay Fiedler ci sarebbero modi migliori di passare la domenica sera.
New York Jets vs New England Patriots 20-19
Il primo Monday Night della stagione per le squadre AFC East ha portato in scena
la rivalità probabilmente più intensa di tutta la division e una delle più dure della lega. È finita sul filo di lana, con due passaggi di Testaverde a Chrebet, dopo che nell'huddle questo gli aveva detto "Tu dammi solo un'opportunità", parafrasi della famosa frase di Keyshawn Johnson "Tu lanciami solo quella maledetta palla".
Non fraintendiamo: non è stata una partitona per paisà Vinny: 16 su 37 per 281 yds con 1 int e 3 TD sono una buona partita ma non un trionfo. La verità è che fino a 10 minuti dalla fine i Pats erano sopra 19-7 e la partita l'hanno vinta i Jets perché, come ha riconosciuto anche Belichick, "alla fine, hanno messo più giochi di quanto non abbiamo fatto noi". E tra questi ci sono anche i 2 sacks che New England ha incassato nell'ultimo disperato drive, ironia della sorte, proprio da John Abraham e Shaun Ellis, i giocatori presi nel draft con le due scelte ottenute dai Patriots in cambio di coach Belichick.
Per New England rimane la buona partita, con Bledsoe che ha chiuso con 25 su 43 per 229 yds, nessun intercetto ma un solo TD. Ma certo che partire 2-0 e dover anche ricevere i Vikings non è una bella situazione. Per ricitare Belichick "Abbiamo bisogno di portare dentro la palla. Ci siamo andati vicino tante volte, ma dobbiamo venir fuori con più punti".
Bottom line: diversi destini per le due squadre. I Jets stanno contribuendo al bel momento di New York, visto che anche i Giants sono 2-0, e questa è certo un'iniezione di fiducia in più invista di una sfida che si preannuncia più impegnativa come quella con i Bills.
I Patriots hanno tempo per rifarsi ma la prossima partita diventa molto importante. Andare 0-3 potrebbe essere un brutto colpo psicologico, e Minnesota non è proprio la squadra migliore da affrontare. Staremo a vedere.
Mauro Rizzotto