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DIVISIONAL

 

By Matteo Gandini

OAKLAND-NEW ENGLAND: Prima di tutto, è doveroso menzionare il correttissimo modo in cui John Gruden e i Raiders hanno reagito dopo il clamoroso errore arbitrale che è costato loro la partita, e la stagione. Nel dopo gara, il coach ha detto"ho pensato che fosse un fumble, ma l'arbitro ha pensato che la palla fosse uscita durante il movimento di lancio. E' quello che pensa lui che conta, dobbiamo adeguarci"; se una cosa del genere fosse successa in Italia, si sarebbe andato avanti a parlare per mesi solo della decisione arbitrale, e sarebbe stato una sorta di "caso nazionale".
Ora, non c'è alcun dubbio sul fatto che il capoarbitro, Walt Coleman, abbia commesso un errore colossale. Sono d'accordissimo con l'addetto al replay, che ha fatto bene a sollecitare la revisione, perché si trattava di una giocata decisiva, ma la decisione non avrebbe mai dovuto essere cambiata. 
Tom Brady stava chiaramente eseguendo una "pump", una finta di lancio, non si è accorto dell'arrivo di Charles Woodson, e, soprattutto, quando è stato colpito dal defensive back dei Raiders il movimento in avanti del suo braccio era già terminato, cioè aveva già riportato il pallone vicino al corpo, come il regolamento indica esplicitamente come condizione perché l'azione sia considerata un fumble. Insomma, anche se da pochi attimi, al momento dell'impatto Brady non era più in "azione di lancio", e non dimentichiamoci anche che perché una chiamata venga "corretta" dopo la revisione al replay l'errore deve essere netto.
Per Oakland la svista arbitrale non dovrebbe comunque essere una scusante; la neve ha appianato i valori e reso meno efficace l'attacco sulle corse dei Raiders, che hanno comunque dominato la prima parte della gara, senza però mai prendere un vantaggio tale da proteggersi da un eventuale rimonta degli avversari. Dal momento della svista arbitrale in poi, invece, Oakland ha completamente smesso di giocare, permettendo a New England di portare a compimento i due drive decisivi.
Mettendo da parte l'aiuto arbitrale, i Pats hanno comunque meritato il successo; in condizioni normali, però, l'esito della gara sarebbe stato diverso, e resta il rammarico di non vedere la sfida tra Raiders e gli Steelers, cioè le due migliori squadre della AFC.

GREEN BAY-ST.LOUIS: Per chi ancora avesse dei dubbi...quest'anno a St.Louis non è solo l'attacco a dare spettacolo, ma è soprattutto la difesa dei Rams  ad aver riportato la squadra ai livelli di due anni fa, anzi, forse più in alto. Sembra assurdo dirlo, ma domenica contro i Packers, l'attacco di St.Louis ha fatto ben poco; è stata la difesa, con la sua grande velocità e la capacità di creare palle perse, a rendere la vita impossibile a Brett Favre e i suoi. 6 volte è stato intercettato il QB di Green Bay, che è arrivato al match di domenica pensando di dover tenere il passo con l'esplosivo attacco dei Rams; non si può certo colpevolizzarlo per aver rischiato tanto, e soprattutto bisogna tenere in considerazione il fatto che buona parte dei palloni che sono stati intercettati sono stati prima deviati sulla linea di scrimmage. E' vero, Favre ha forzato molti lanci, e buona parte della colpa sul primo intercetto di Aeneas Williams, che ha "segnato" la gara, è sua, visto che il suo ricevitore aveva letto il blitz della safety, che lasciava molti spazi in profondità; è anche vero, però, che, quando si sono trovati in grosso svantaggio, i Packers hanno dovuto abbandonare il gioco sulle corse, e mettere sulle spalle di Favre tutto il peso dell'attacco, e la possibilità che questo commettesse errori è aumentata.
La domanda ora è: chi fermerà i Rams? Dell'attacco già sappiamo; ora tutti devono fare i conti con una difesa micidiale, piena di giocatori di grande talento e ravvivata quest'anno dall'arrivo di gente come Adam Archuleta e, soprattutto, Williams. L'impressione è che l'unica possibile debolezza dei Rams sia la tendenza a perdere qualche pallone di troppo; contro Green Bay, l'attacco è stato messo poco sotto pressione, ma non è detto che i problemi non ritornino contro una difesa migliore come quella degli Eagles. Non dimentichiamoci che St.Louis in stagione regolare ha perso ben 41 palloni, la cifra più alta nella NFC.

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